La vitamina D non soltanto fa bene alle ossa ma è utile nella prevenzione di numerose malattie: dalle patologie infettive e autoimmuni ai disturbi cardiovascolari e al cancro. È quanto emerge da un nuovo studio della Boston University, il primo a dimostrare che livelli maggiori di vitamina D nel sangue non esercitano un impatto positivo soltanto sul sistema scheletrico.
I risultati della nuova ricerca, pubblicati sulla rivista Plos One, suggeriscono che livelli insufficienti di vitamina D possono essere associati all’insorgenza di cancro, malattie autoimmuni, malattie infettive, diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari.
La vitamina D può essere sia ingerita sia sintetizzata dal corpo attraverso l’esposizione al Sole, per poi essere convertita dal fegato e dai reni e utilizzata dall’organismo.
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