Videogiochi violenti e malattie psichiatriche: esiste un legame?

Giocare assiduamente con videogiochi violenti e particolarmente impegnativi potrebbe aumentare il rischio di incorrere più facilmente in malattie psichiatriche.

È quanto emerge da uno studio pubblicato dal Royal Society Journal del Regno Unito ed effettuato dal professor Greg West del dipartimento di psicologia dell’Universita’ di Montreal.

La ricerca ha messo in relazione l’utilizzo smodato dei videogames (che da quando sono comparsi sul mercato non hanno mai smesso di suscitare perplessità) con un volume ridotto dell’ippocampo, condizione solitamente associata a disordine da stress post-traumatico, depressione e schizofrenia. Lo studio ha preso in considerazione 59 assidui giocatori ed ha mostrato come questi, in molte incombenze quotidiane, tendano a usare molto più la memoria procedurale rispetto al pensiero ‘ragionato’, un qualcosa solitamente legato appunto all’insorgenza di episodi psicotici.

La memoria procedurale (che ci fa fare le cose quasi in modo automatico) è legata al corpo striato del cervello. Ecco pertanto che un minore volume dell’ippocampo (invece piu’ legato alla memoria dichiarativa, quella più ‘cosciente’) potrebbe portare a un maggior ricorso a questa capacità.

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