Alcuni oncologi promuovono tramite twitter farmaci prodotti da aziende dalle quali ricevono denaro, senza rivelare ciò ai follower, ignari del fatto che dietro al consiglio sussiste un conflitto di interesse. È quanto rivelano i ricercatori della Oregon Health and Science University di Portland che hanno analizzato i passaggi di denaro dall’industria a oltre 150 specialisti americani ed i profili social dei medici.
Gli studiosi hanno analizzato i tweet e il reddito degli specialisti in ematologia oncologica che nel 2014 hanno pubblicato regolarmente sul social e che hanno ricevuto almeno 1000 dollari dalle Pharma. Dei 156 professionisti coinvolti nello studio, l’81% ha citato almeno un farmaco prodotto da un’azienda dalla quale aveva ricevuto del denaro. Solo due medici hanno reso noto il fatto di aver ricevuto soldi dalle aziende farmaceutiche per aver citato i loro prodotti su Twitter.
“I medici riferiscono direttamente ai pazienti le loro opinioni sui farmaci, ma nascondono ai malati il loro interesse economico che comunque gioca un ruolo importante nella fattispecie – spiega Vinay Prasad, professore presso l’Oregon Health and Science University e autore principale dello studio – Questo è un grosso problema”.
Le celebrità usano l’hashtag #sponsored quando pubblicizzano prodotti di aziende che li pagano, ha affermato Prasad. “Forse possiamo imparare qualcosa da loro”, ha sottolineato.
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