TESTIMONIANZA: La Vera Omeopatia

Gentile dottore,

l’Omeopatia non solo ha curato il mio corpo, ma anche liberato la mia mente dalla paura ed aperto la mia anima al prossimo. Per questo infinita è la gratitudine che provo per colui che voi chiamate, con orgoglio, il vostro Maestro ed in genere per tutti gli omeopati come lei, che esercitano ed insegnano la “divina arte del guarire”. Purtroppo, temo che voi medici in grado di esercitare la Vera Omeopatia, siate troppo pochi. La vostra formazione richiede anni di dedizione, duro lavoro e spirito di sacrificio, che nella nostra società consumistica sono prerogative di pochi. Quando telefono al mio omeopata avverto il faticoso lavoro che sta dietro le sue sollecite ed efficaci risposte. Quando visita nello studio che ha nel paese dove risiedo, avverto la stanchezza del suo girare l’Italia da un capo all’altro per imparare la Vera Omeopatia. Penso proprio che i “falsi omeopati”, che già Hahnemann aveva riconosciuto ed allontanato da sé, siano, per la diffusione dell’Omeopatia, molto più nocivi degli articoli del Lancet.
Personalmente, mi sono avvicinata a quella che credevo Omeopatia molti anni fa, con risultati deludenti e pertanto ero arrivata a concludere che l’Omeopatia non funzionava. Poi mi è capitato di leggere l’Organon ed ho capito che i medici ai quali mi ero affidata erano tutto fuorchè omeopati. Ho cominciato a risolvere i miei problemi di salute solo quanto, quattro anni fa, sono riuscita a trovare un omeopata classico ed unicista.

Hahnemann, in una lettera ad un amico dottore, scriveva che si rifiutava di curare i pazienti che, in grado di leggere, non conoscevano l’Organon. Credo che questa sarebbe ancora oggi una buona regola. Le assicuro che il ritardo di 15 anni nella mia guarigione ha molto compromesso il mio “progetto di vita”. Come Lei scrive, se l’Omeopatia non funziona è perché non si è trovato il rimedio giusto. È sorprendente la velocità con la quale Bryonia 15 ch, dissolve le vertigini che mi costringevano all’immobilità per lunghe ore!

Come dice Lei l’Omeopatia ha bisogno di duro lavoro e non di parole. Per questo mi impegno, nei limiti delle mie capacità, a fornire a chi è interessato gli strumenti per riconoscere la Vera Omeopatia. Sto cercando di convincere il direttore della nostra biblioteca comunale a creare una sezione riservata all’Omeopatia. Ho iniziato con le opere di Hahnemann tradotte in italiano. Riguardo alle biografie ho trovato:

– “La vita interiore di S. Hahnemann” di R. Larnaudie

– “La nascita dell’Omeopatia – Vita e lettere di S.Hahnemann” di Bradford

Non sono riuscita a trovare una traduzione italiana dell’opera di Haehl. Esiste?

Per spiegare in modo chiaro e comprensibile l’Omeopatia è molto utile il suo libro Approccio Metodologico all’Omeopatia“. Ho letto anche il suo libro sulle Vaccinazioni, (purtroppo dopo che ai miei figli le avevo fatte tutte!). Il suo modo di scrivere mi piace perchè soddisfa pienamente il concetto di “opera d’arte” di Don Lorenzo Milani che, anche se non ho mai incontrato fisicamente perché quando è morto ero piccola, è stato il mio miglior maestro.

Egli diceva che per scrivere bisogna avere qualcosa di importante da dire, è necessario documentarsi, sudare sul testo, togliere tutto ciò che non è essenziale in modo da raggiungere maggiore efficacia espressiva e la verità, che non è al servizio di nessuno. Soprattutto bisogna fare in modo che chi legge possa in poco tempo arricchirsi della conoscenza che è costata giorni di lavoro e così la scrittura diventa opera d’arte.

Leggendo l’opera di Bradford, “I pionieri dell’Omeopatia”, ho provato una grande empatia per gli uomini che hanno fatto la storia dell’Omeopatia e che hanno generosamente speso i loro giorni, e anche le loro notti, per curare e diffondere questa nuova Medicina, spesso a scapito delle loro stessa salute. Alla fine del libro, spontaneo mi è sorto il bisogno di recitare una preghiera per la loro pace eterna, mentre per questo Natale ho pregato perché il Signore aiuti Voi, eredi di Hahnemann, che siete i “paladini dell’Omeopatia di oggi”.

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