Talco cancerogeno: la Johnson&Johnson ritira 33mila confezioni con amianto

È stato avviato dalla Johnson&Johnson il primo ritiro dal mercato di un lotto del suo talco per neonati e bambini per la presenza di tracce di amianto. Il lotto ritirato è il #22318RB, comprende 33.000 confezioni acquistate online da un rivenditore non identificato. Il ritiro è avvenuto dopo che i test condotti dalla Food and drug Administration hanno accertato impurità cancerogene, in particolare tracce di ‘asbesto crisotile’, alla base della produzione di amianto.

La J&J ha riferito di aver avviato una “rigorosa indagine interna e di aver deciso il ritiro del lotto in via cautelare”. L’azienda ha poi comunicato di collaborare con l’ Agenzia governativa “per determinare l’integrità dei campioni esaminati e la validita’ dei risultati dei test”.

Si tratta del primo ritiro di un talco della J&J, che ha sempre negato la contaminazione dei propri prodotti con impurità tossiche. Eppure l’azienda si trova al centro di migliaia di denunce e cause legali da parte di consumatori proprio a causa di tumori e altri danni alla salute attribuiti all’uso di prodotti al talco della J&J.

L’azienda è accusata di non aver informato adeguatamente i consumatori della presenza di asbesto nei suoi prodotti, sostanza che può causare tumori. Questa tesi viene respinta dall’azienda, che tuttavia finora è stata condannata a pagare risarcimenti per centinaia di milioni di dollari.

Stephen Lanzo è stato il primo uomo a fare causa per un cancro provocato dal borotalco. Le altre accuse e i diversi indennizzi milionari che in questi anni la multinazionale produttrice del talco più noto al mondo è stata costretta a risarcire riguardavano soprattutto la correlazione col cancro alle ovaie nelle donne.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è espressa chiaramente: tutti i tipi di amianto sono cancerogeni.

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