Ad una diminuzione dell’uso dell’antibiotico ciprofloxacina (l’antibiotico più comunemente prescritto della famiglia dei fluorochinoloni) corrisponde una diminuizione delle infezioni dovute dallo Stafilococco aureo.
È quanto hanno scoperto ricercatori inglesi del Dipartimento di scienze cliniche dell’Università di Londra, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sul “Journal of Antimicrobial Chemotherapy”.
Il batterio preso in esame dai ricercatori è lo Stafilococco aureo resistente alla meticillina, o Mrsa, conosciuto anche come Stafilococco aureo multi-farmaco resistente in quanto ha sviluppato una resistenza agli antibiotici beta-lattamici.
L’Mrsa può essere causa di infezioni gravi della pelle, del sangue, dei polmoni e delle ossa: una volta contratta l’infezione, la cura con normali antibiotici può provocare gravi complicazioni.
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