Un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato. I paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo sprecano all’incirca la stessa quantità di cibo: rispettivamente 670 e 630 milioni di tonnellate. Inoltre l’ammontare di cibo che va perduto o sprecato ogni anno è equivalente a più di metà dell’intera produzione annuale mondiale di cereali (2,3 miliardi di tonnellate nel 2009/2010). questi gli allarmanti dati emersi dallo studio Global Food Losses and Food Waste (Perdita e spreco di cibo a livello mondiale) diffuso ieri dalla Fao.
In Italia a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate. Le perdite economiche nel nostro Paese ammontano a circa 37 miliardi di euro che sarebbero sufficienti a nutrire 44 milioni di persone. È quanto stima la Coldiretti che, per contrastare gli sprechi, ha elaborato una serie di consigli.
Per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli, quelli più a rischio spazzatura con l’arrivo del caldo è meglio effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, verificando l’etichettatura e preferendo le produzioni e le varietà locali e di stagione, magari acquistate direttamente dal produttore, che, non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto, restano fresche più a lungo.
Una volta a casa conviene mantenere separati i prodotti, dividendo quelli che si consumeranno subito da quelli che si pensa di conservare. I primi possono esseri messi in un portafrutta al buio eventualmente coperti da un tovagliolo, mentre i secondi in frigorifero.
In cucina poi basta un po’ di fantasia per evitare gli sprechi: ad esempio si possono preparare ottime polpette recuperando della carne macinata avanzata con l’aggiunta di uova, pane duro e formaggio, oppure la frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e la pizza rustica per consumare le verdure avanzate.
Oltre che a casa – conclude Coldiretti – è importante evitare sprechi anche al ristorante, dove aumentano gli italiani che non si vergognano di portare via gli avanzi di pranzo o cena.
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