Non si trattava di un pretesto per invogliare i bambini a mangiare le verdure, né soltanto di un espediente narrativo: la scienza conferma che gli spinaci, arma segreta di Braccio di Ferro, rendono davvero più forti.
Uno studio dei ricercatori del Karolinska Institutet (Svezia) guidati da Eddie Weitzberg e pubblicato su Cell Metabolism rivela infatti che i nitrati inorganici contenuti in abbondanza negli spinaci e altre verdure a foglia verde migliorano le prestazioni dei muscoli, rendendoli più efficienti.
Basta una piccola dose di nitrati, equivalente a quella contenuta in un piatto di spinaci, per dare più energia alle fibre muscolari.
I volontari che hanno preso parte alla ricerca hanno assunto per 3 giorni quantità limitate di nitrati inorganici (come quelli degli spinaci) e poi hanno pedalato con una cyclette. L’esperimento ha mostrato che i nitrati hanno ridotto il consumo di ossigeno necessario per sostenere lo sforzo. I muscoli di chi aveva assunto i nitrati erano riusciti cioè a lavorare ‘risparmiando’ ossigeno e dunque con una efficienza maggiore. Tutto perché i mitocondri, le piccole ‘centrali respiratorie’ delle nostre cellule, grazie ai nitrati consumano meno ossigeno.
Come ha spiegato Eddie Weitzberg, “i mitocondri di norma non sono pienamente efficienti, come del resto nessuna ‘macchina’ biologica lo è”. “I nitrati, e soprattutto l’ossido nitrico che da essi si forma nel nostro organismo – ha aggiunto Weitzberg – sembrano in grado di ridurre i livelli di proteine che “frenano” il lavoro del mitocondrio”.
Lo studioso ha poi comunque sottolineato che i risultati della ricerca non vogliono indurre ad un consumo smodato di supplementi a base di nitrati: “le dosi efficaci per migliorare l’efficienza cellulare e le prestazioni muscolari sono analoghe a quelle che si trovano in una normale porzione di spinaci o in due, tre barbabietole”.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione