Il 29 dicembre scorso una donna di 34 anni è morta nell’ospedale Cervello di Palermo. Ad ucciderla, secondo quanto denunciato dai parenti, sarebbe stata una dose letale di chemioterapia. La magistratura ha ora aperto un’inchiesta e il direttore generale del Policlinico di Palermo, Mario La Rocca, ha avviato un’indagine interna.
Leoluca Orlando, il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, ha chiesto una relazione all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, per avere informazioni su quanto accaduto.
Orlando ha riferito che, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 7 dicembre la paziente, che soffriva di tumore alla gola, era stata sottoposta all’ennesimo ciclo di chemioterapia presso la divisione oncologica del Policlinico di Palermo. La donna, una volta tornata a casa, avrebbe accusato un malore, cui è seguito il ricovero presso il Policlinico e l’improvviso aggravarsi delle sue condizioni. Da qui la decisione di trasferirla nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cervello, dove è deceduta.
Il sospetto è che Valeria Lembo sia stata uccisa da una dose letale di un farmaco usato per la chemio, fino a dieci volte superiore al livello standard. Al momento per la morte di Valeria Lembo sono indagati tre medici del Policlinico di Palermo.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione