Dalle sei alle otto ore a notte. Ecco il sonno ideale per proteggere la salute del cuore, di più o di meno può non fare bene. È quanto emerge da uno studio dell’Onassis Cardiac Surgery Centre, ad Atene, presentato a Monaco al Congresso Esc 2018, il meeting annuale della Società Europea di Cardiologia. La metanalisi ha incluso 11 ricerche prospettiche su oltre un milione di adulti (1.000.541) senza malattie cardiovascolari pubblicati negli ultimi cinque anni.
Due gruppi, uno con breve durata del sonno notturno (meno di sei ore) e l’altro con una lunga durata (oltre otto ore), sono stati confrontati con il gruppo di riferimento (che dormiva da sei a otto ore).
È emerso così che sia per chi dormiva poco che per chi dormiva tanto vi era un rischio maggiore di sviluppare una malattia delle coronarie o l’ictus o di morire a causa di queste patologie. I partecipanti, infatti, sono stati seguiti per un periodo medio di 9,3 anni ed è così emerso che chi dormiva meno di sei ore risultava più a rischio del 33%, chi dormiva per più di otto dell’11%.
“Sono necessarie ulteriori ricerche – commenta Epameinondas Fountas, autore dello studio – ma sappiamo che il sonno influenza i processi biologici come il metabolismo del glucosio, la pressione e l’infiammazione, che hanno un impatto sulle malattie cardiovascolari. È improbabile che avere una notte in cui si dorme poco o troppo sia dannoso per la salute ma si stanno accumulando evidenze sul fatto che la prolungata privazione del sonno notturno o il sonno eccessivo dovrebbero essere evitati”.
“Prendere l’abitudine di dormire da sei a otto ore per notte, andando a letto e alzandosi alla stessa ora tutti i giorni, evitando alcol e caffeina prima di andare a letto, mangiando in modo sano e facendo attività fisica è una parte importante di uno stile di vita sano”, conclude lo studioso.
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