L’assunzione di sonniferi aumenta il rischio di morte. A sostenerlo è uno studio pubblicato dalla rivista BMJ Open che raccomanda ai medici di valutare con attenzione la prescrizione di tali medicinali. La ricerca è stata condotta negli Stati uniti, dove nel 2010 oltre il 10% della popolazione ha assunto sonniferi. Proprio l’uso di questi farmaci sarebbe da associare secondo i ricercatori ad un aumento di oltre lo 0,5% (tra 320.000 e 507.000) di decessi registrato quello stesso anno.
Dallo studio è emerso che anche l’assunzione di una ridotta quantità di farmaci, meno di 18 dosi l’anno, aumenta di tre volte e mezzo il rischio di morte, rispetto a quanti non ne assumono. Mentre chi assume tra 18 e 132 dosi l’anno è oltre quattro volte più a rischio.
In particolare un elevato rischio di mortalità è stato collegato all’assunzione di un sonnifero molto utilizzato, ovvero il Temazepam. I ricercatori hanno scoperto che gli individui che assumono queste pillole hanno 4,6 volte in più di probabilità di morire nel corso di un periodo di 2,5 anni rispetto a quelli che non hanno assunto la stessa medicina.
Tale aumento del rischio risulta indipendente da altre condizioni di salute di base, come le malattie cardiache e polmonari, e altri fattori come il fumo e l’uso di alcol. I ricercatori sostengono che non è ancora chiaro il perché le persone che assumono sonniferi siano a maggior rischio.
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