Tv e social media aumentano il rischio di depressione negli adolescenti, mentre computer e videogiochi non avrebbero questo effetto. È quanto emerge da uno studio dell’università di Montreal pubblicato da Jama Pediatrics. Secondo lo studio i problemi nascono nel momento in cui i teenager sono chiamati a confrontarsi con altre persone, come avviene sui social o in alcuni programmi televisivi.
I ricercatori hanno seguito circa 4mila ragazze e ragazzi, che all’inizio dello studio avevano in media 12 anni. I soggetti sono quindi stati sottoposti periodicamente ad un questionario in cui dovevano indicare le ore passate davanti ai diversi schermi, dal computer alla tv allo smartphone, e valutare su una scala da zero a quattro una serie di sintomi della depressione: dalla tristezza al senso di inutilità fino ai pensieri suicidi.
Terminato lo studio durato quattro anni, è emerso che per ogni ora in più davanti alla tv o ai social crescono i sintomi depressivi, mentre per computer e videogame non è stata riscontrata questa associazione.
“Social media e tv – ha spiegato Elroy Boers, uno degli autori dello studio – sono forme di comunicazione che espongono frequentemente gli adolescenti ad immagini di altre persone in situazioni favorevoli, come quelle con corpi perfetti o con uno stile di vita eccitante o facoltoso”.
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