Ogni anno oltre 5,5 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dello smog. Ad essere colpiti sono i Paesi industrializzati e, ancora di più, quelli che si stanno sviluppando di recente e in assenza di misure adeguate a tutela della salute pubblica, come India e Cina.
A lanciare l’allarme è uno studio del Global burden of disease project, il progetto dell’Organizzazione mondiale della Sanità che studia i fattori all’origine delle malattie. Le morti per inquinamento sono al quarto posto tra le cause di decesso, precedute da pressione alta, fumo e rischi legati all’alimentazione, e precedono quelle per alcol, droga e malattie a trasmissione sessuale.
La situazione, secondo l’Oms, è destinata a peggiorare con l’invecchiamento progressivo della popolazione, perché le persone più anziane sono le più vulnerabili a problemi cardiovascolari, tumori ai polmoni, broncopneumopatie e infezioni polmonari, le principali patologie legate allo smog.
Si tratta, afferma l’Oms, di “uno dei più grandi problemi di salute pubblica mondiali”.
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