Un quarto dei bambini sotto i sei anni possiede già uno smartphone. È quanto emerge da una ricerca condotta in Gran Bretagna dal portale di e-commerce musicMagpie. L’indagine ha evidenziato che la metà dei bambini, di età inferiore ai sei anni che possiede uno smartphone lo utilizza per circa 21 ore alla settimana.
La responsabilità? È dei genitori. L’80% dei genitori intervistati ha infatti dichiarato di non fare nulla per limitare l’utilizzo prolungato dello smartphone da parte dei figli, mentre soltanto il 25% ha deciso di bloccare l’utilizzo dei dati, permettendo così ai bambini solo di effettuare chiamate e inviare messaggi di testo.
Tra i rischi che un uso eccessivo degli smartphone può avere sulla salute dei bambini vi è la sindrome dell’occhio secco, disturbo che generalmente interessa le donne in menopausa, ma che visto il vasto uso di dispositivi tecnologici si sta estendendo anche ai giovanissimi.
L’allarme è stato lanciato dagli oftalmologi del College of Medicine della Chung Ang University Hospital di Seul, autori di una ricerca condotta su 916 bambini dai 7 ai 12 anni di età. Nello studio, in media il 6,6 % del campione aveva i sintomi della sindrome dell’occhio secco e, di questi, il 97% era utilizzatore assiduo di smartphone per, in media, 2-3 ore al giorno.
Nei bambini la sindrome è causata dal fatto che i piccoli sono spesso talmente concentrati nel fissare tv o dispositivi mobili da dimenticarsi di sbattere le palpebre e da seccare così i loro occhi.
Tra i problemi visivi che l’uso smodato di smartphone e tablet può provocare alla vista vi è anche l’insorgenza della miopia, il difetto visivo più diffuso al mondo.
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