Sport, un aiuto contro la sindrome da intestino irritabile

Sindrome da intestino irritabile? Lo sport può alleviarne i sintomi. A dimostrarlo è una ricerca condotta dall’Università di Gothenburg, in Svezia.

Pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology , lo studio ha coinvolto 102 adulti che sono stati suddivisi in due gruppi. I pazienti del primo gruppo sono stati seguiti da un fisioterapista per aumentare l’attività fisica, i soggetti del secondo gruppo sono stati invece invitati a mantenere il loro stile di vita.

L’osservazione ha dimostrato che l’attività fisica allevia i problemi gastrointestinali (crampi, gonfiore, costipazione, diarrea) e quindi dovrebbe essere utilizzata come una modalità di trattamento primaria nella sindrome dell’intestino irritabile.
Quest’ultima, il cui nome scientifico inglese è Irritable Bowel Syndrome (noto anche con l’abbreviazione I.B.S.), comprende un insieme di disturbi addominali concentrati a livello del basso intestino, nella zona del colon.

I sintomi più comuni sono dolore, sensazione di gonfiore addominale e irregolarità intestinale (stipsi, diarrea o stipsi e diarrea alternate). Tali fastidi spesso provocati da fattori di disagio come stress, ansia, alimentazione o abitudini di vita poco sane.
Ciò spiegherebbe perché, rispetto a 15 anni fa, le persone che oggi manifestano disturbi da intestino irritabile sono raddoppiate. Secondo le statistiche almeno una volta nella vita, oltre 1/3 della popolazione adulta presenta sintomi ricollegabili a questa sindrome.

Nella maggior parte dei casi, è stato riscontrato che i soggetti con intestino irritabile hanno un nemico comune: lo stress psicologico, accompagnato da stati di ansia e di agitazione. Gli eventi stressanti tendono infatti ad acuire i dolori gastrointestinali.

Tra i fattori che possono concorrere alla manifestazione della IBS alcuni sono legati a stili di vita e abitudini, altri ancora a particolari situazioni emotive, altri all’irritabilità verso sostanze contenute negli alimenti o nei farmaci (gli antibiotici, per esempio, possono alterare la flora batterica intestinale, presente proprio nel colon e costituita da migliaia di microrganismi che proteggono il nostro sistema immunitario e contribuiscono alla regolarità delle funzioni intestinali).

Tra le cattive abitudini alimentari rientrano alcuni errori molto comuni quali mangiare in fretta e in piedi. Ad influire sull’irritabilità dell’intestino sono anche l’eccesso nel consumo di grassi, un apporto di fibra insufficiente o non corretto e la scarsa assunzione di liquidi.
La strategia più efficace contro questi disturbi consiste quindi nel modificare lo stile di vita, praticando attività fisica e  correggendo soprattutto le abitudini alimentari.

È importante dunque non trasferire sul cibo le tensioni quotidiane, mantenersi in forma, consumare la prima colazione in casa e con calma, non appesantire i pasti principali (in particolare quello serale), suddividere le assunzioni quotidiane di cibo prevedendo l’introduzione di qualche spuntino e favorire la digestione con una masticazione lenta.

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