Le sigarette uccidono gli uomini due volte più dell’alcol e il divario di genere nei tassi di mortalità arriva fino al 60% (mentre nel caso dell’alcol il dato è del 20-30%). A rivelarlo è uno studio inglese pubblicato sulla rivista Tobacco Control e condotto in 30 Stati europei.
Coordinati da Gerry McCartney del Social and Public Health Sciences Unit di Glasgow, i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanità sui tassi di mortalità maschili e femminili per tutte le cause, includendo tra questi anche i numeri sui decessi provocati da fumo e alcol.
Dallo studio è emerso che i tassi di mortalità, in genere, sono più alti per gli uomini che per le donne e che le percentuali dei decessi maschili variano considerevolmente tra i paesi studiati, da 188 ogni 100.000 uomini all’anno in Islanda ai 942 ogni 100.000 uomini in Ucraina. I Paesi con il più ampio divario tra uomini e donne sono risultati Belgio, Spagna, Francia, Finlandia, Portogallo e alcuni Paesi dell’Europa orientale.
I ricercatori si sono poi concentrati sui dati maschili. Per quanto concerne in particolare la mortalità per fumo – inclusi i tumori delle vie respiratorie, le malattie coronariche, l’ictus e la BPCO, broncopneumopatia cronico-ostruttiva – gli studiosi hanno rilevato che il Paese con il più basso tasso di decessi è risultato l’Islanda (97 decessi ogni 100.000 uomini), mentre quello con il dato più alto, pari a 5 volte tanto, è l’Ucraina (495 morti ogni 100.000). Confrontando i dati della mortalità maschile dovuta al fumo con quella femminile, è emerso che il divario va dal 40% al 60% in tutti i Paesi analizzati ad eccezione di Danimarca, Portogallo e Francia, nei quali è risultato inferiore, e Malta, dove è risultato molto più alto (74%).
Per quanto riguarda invece la mortalità dovuta all’abuso di alcol (inclusi il cancro a gola ed esofago e le malattie croniche del fegato ) è stata riscontrata una differenza di otto volte tra il paese con il più basso tasso di mortalità maschile attribuibile all’alcol – l’Islanda, con 29 morti ogni 100.000 uomini – e quello con il tasso più alto – la Lituania, con 253 decessi ogni 100.000 uomini.
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