I governi dovrebbero bandire le sigarette elettroniche ai minori. È quanto sostiene l’Organizzazione mondiale della Sanità secondo cui le e-cigarette rappresenterebbero “una seria minaccia” per i giovani e per le donne incinte. L’Oms ha anche ribadito la necessita’ che le e-cigarette non vengano utilizzate nei luoghi pubblici, almeno fino a quando non verrà dimostrato che le loro esalazioni non sono nocive.
Gli esperti sottolineano che i dati esistenti indicano che il fumo prodotto non è solo vapore acqueo. Da qui l’opportunità di seguire le raccomandazioni precauzionali “fino a quando non sarà provato che i valori inalati non siano dannosi per le persone vicine”. Al momento, comunque, secondo l’Oms esistono prove sufficienti per mettere in guardia “bambini, adolescenti, donne incinte, donne in età fertile” sulle conseguenze a lungo termine del consumo di sigarette elettroniche sullo sviluppo cervello.
Le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’utilizzo delle sigarette elettroniche “sono indicazioni già note e recepite dall’Italia” – ha spiegato all’Adnkronos Salute Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio Fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità (Iss). “L’Oms – spiega Pacifici – dice sostanzialmente due cose: che la nicotina, indipendentemente dal prodotto che la eroga, è una sostanza nociva per la salute. E che la sigaretta elettronica potrebbe avere una sua utilità, nel caso fosse dimostrata la sua efficacia nell’allontanare il fumatore dalla sigaretta tradizionale. A oggi però – conclude l’esperta – gli studi sulla tossicità della sigaretta elettronica non sono completi. Anche se gli effetti a breve termine, almeno sulla carta, sono meno impegnativi della sigaretta tradizionale”.
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