Per due anni Ester, una giovane donna malata di Sensibilità Chimica Multipla (Mcs), è stata costretta a vivere nella propria automobile, a pochi passi dall’ospedale San Giovanni di Roma, e per questo ha anche collezionato 4000 euro di multe per divieto di sosta. La sensibilità chimica multipla è una patologia altamente invalidante.
Sebbene ancora non pienamente accettata ed etichettata come un problema psicologico, la MCS è una malattia in grado rivoluzionare negativamente la vita delle persone che ne sono affette. Un profumo, un odore, una sostanza, una certa tipologia di oggetti rendono infatti impossibile vivere al chiuso o a contatto di diversi oggetti.
A raccontare la storia di Ester è il Corriere della Sera. Il calvario della giovane donna è iniziato dieci anni fa. A soli trent’anni la sua vita è stata stravolta da una malattia per cui non può entrare a contatto con nessuna sostanza chimica. All’inizio è stata la casa a darle problemi, poi l’ufficio, finché è stata costretta ad abitare in auto.
Agli effetti della malattia chi è affetto da Sensibilità chimica multipla: essere considerato un malato psichiatrico da curare con psicofarmaci. Un errore diagnostico, quest’ultimo, che può aggravare il quadro clinico del paziente. Come ha infatti spiegato il professor Giuseppe Genovesi, responsabile dell’unico centro in Italia per la diagnosi e la cura dell’MCS all’Umberto I, questa malattia causa una ridotta capacità di metabolizzare anche alcuni farmaci, primi fra tutti proprio gli psicofarmaci.
Dal Corriere.it un appello al sindaco, al Consiglio comunale e al Comandante della Polizia Municipale affinché vengano annullate le contravvenzioni a Ester e la giovane donna, come gli altri malati di MCS, venga aiutata a curarsi.
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