La salute nelle città è un bene comune da tutelare trovando nuovi modi per progettare, costruire e gestire le città per aiutare le persone a vivere una vita sana. È quanto scrivono diverse personalità del mondo istituzionale e scientifico a tutti i sindaci delle città italiane.
Ecco di seguito il testo della lettera.
“In questi giorni esperti e scienziati nazionali ed internazionali, assieme ai rappresentanti del Governo e ai rappresentanti dell’ANCI, si riuniscono a Roma per discutere di urbanizzazione e salute.
Alla vigilia di questo importante appuntamento, desideriamo porre l’attenzione dei Sindaci italiani, dei membri del Governo, del Parlamento e delle Regioni, sulla necessità di adottare misure specifiche per le città e la salute dei cittadini.
Oggi la metà della popolazione mondiale vive in città e con l’urbanizzazione, anche a causa di stili di vita non sempre salutari, vi è un significativo aumento delle Malattie Croniche non Trasmissibili (NCDs) – un fenomeno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente definito la “nuova epidemia urbana”, tale da compromettere la qualità della vita delle generazioni future e anche lo sviluppo economico e la prosperità delle città.
Esempio emblematico è il diabete: 415 milioni persone nel mondo vivono con il diabete; due terzi di loro vivono in città, una cifra che dovrebbe aumentare fino ai tre quarti entro il 2040. Una situazione che riguarda anche il nostro Paese, come viene rilevato dai dati del Ministero della Salute e dell’ ISTAT.
Per questo chiediamo di porre come priorità la salute e che la stessa sia nelle agende e nelle strategie del buon vivere delle nostre città. Nel fare ciò, dobbiamo trovare nuovi modi per progettare, costruire e gestire le città per aiutare le persone a vivere una vita sana e per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di:
1. Rivolgere maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Dobbiamo saper valutare i rischi derivanti dai non corretti stili di vita nelle città e costruire sistemi sanitari che siano non solo in grado di fornire trattamenti, ma che sappiano occuparsi di prevenzione;
2. Le politiche urbane abbiano come priorità la salute. Salute che deve essere costruita in ogni aspetto della strategia urbana dai trasporti, al verde cittadino, alle politiche sull’ambiente, e dello sport;
3. Nuovi modelli di collaborazione. Dobbiamo formare nuove partnership che coinvolgono organizzazioni pubbliche e private, creando sinergie tra Governo Nazionale, Regioni, Amministrazioni Comunali, CONI, Urbanisti, Medici, Aziende Sanitarie, Imprese e Comunità.
Abbiamo bisogno di avere come obiettivo prioritario che la salute nelle città sia un bene comune. In caso contrario, la salute di milioni di abitanti delle nostre città è in gioco. Aiutateci a sostenere, promuovere e sottoscrivere il Manifesto della Salute nelle Città, quale strumento per migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini e in particolare delle generazioni future”.
Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute
Roberto Pella, Vice presidente Vicario Anci
Enzo Bianco, Presidente Consiglio nazionale Anci
Antonio Decaro, Presidente Anci
Simona Arletti, Presidente Rete Italiana Città Sane Oms
Angelo Lino Del Favero, Presidente Federsanità Anci
Giovanni Malagò, Presidente Coni
Walter Ricciardi, Presidente Iss
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