Il rumore ambientale, continuo o al di sopra di un certo livello, può avere effetti negativi sulla nostra salute. Uno studio dell’Università di Cracovia (Polonia) presentato all’Esc 2016 in corso a Roma, ha indagato in particolare gli effetti del rumore aereo sui livelli di pressione sanguigna di chi vive nei pressi degli aeroporti, e la prevalenza di ipertensione arteriosa e danni d’organo asintomatici (come rigidità delle arterie, ipertrofia ventricolare sinistra e funzione diastolica).
Lo studio ha coinvolto 101 persone residenti nei pressi di alcuni aeroporti ed esposti ad oltre 60 decibel di rumore. Mentre il gruppo di controllo di 100 persone è stato reclutato in aree a basso livello di rumore o comunque inferiore al limite di 55 dB. Tutti i soggetti avevano tra 40 e 65 anni e la durata dello studio è stata di 3 anni.
L’analisi dei risultati ha rivelato che la pressione sanguigna misurata in ambulatorio era più alta nei soggetti esposti a rumore rispetto al gruppo di controllo, con una prevalenza del 40% contro il 24%. Gli indicatori di danno d’organo asintomatici risultavano inoltre significativamente alterati tra un gruppo e l’altro.
Ciò ha permesso ai ricercatori di stabilire che l’esposizione a lungo termine al rumore del traffico aereo è associata a valori pressori elevati e prevalenza di ipertensione arteriosa insieme ad una incidenza maggiore di danni al cuore.
Per quanto riguarda i bambini circa 20 ricerche sono concordi nel rilevare effetti del rumore sulle capacità cognitive dei più piccoli con disturbi di memoria e attenzione e rallentamenti nell’apprendimento scolastico.
Se negli Stati Uniti circa 100 milioni di persone sono esposte a livelli di rumore malsani, in Europa l’esposizione continuata al rumore atmosferico, cittadino, dal traffico automobilistico o aereo è responsabile del 3% delle morti per cause cardiache, per un totale di 210.000 decessi evitabili, ricordano gli esperti dall’Esc.
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