Il riso integrale si differenzia dal riso bianco, sia nella sua lavorazione che nel profilo nutrizionale, in quanto il primo conserva la crusca e le altre parti del germe del cereale conservando così la maggior parte del contenuto di fibre. Qi Sun, della Harvard School of Public Health (Massachusetts, USA), e colleghi hanno analizzato le abitudini alimentari dei partecipanti allo studio di follow-up “Health Professionals” e agli studi I e II “Nurses’ Health”, per un totale di 39.765 uomini e 157.463 donne , monitorando l’insorgenza di diabete di tipo 2.
Il team ha scoperto che i soggetti che consumavano cinque o più porzioni di riso bianco a settimana avevano un rischio aumentato del 17% di contrarre il diabete rispetto a coloro che ne mangiavano meno di una porzione al mese.
I soggetti che consumavano due porzioni di riso integrale alla settimana avevano invece un rischio ridotto di contrarre il diabete, con la stima da parte dei ricercatori che, sostituendo 50 grammi di riso crudo bianco con la stessa quantità di riso integrale, il rischio di contrarre il diabete si riduce del 16%. I ricercatori conclusero che: “Prediligere i cereali integrali, tra cui il riso integrale, al posto del riso bianco può ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Questi dati supportano la raccomandazione che nell’assunzione di carboidrati la maggior parte dovrebbe provenire da cereali integrali piuttosto che da cereali raffinati per aiutare a prevenire il diabete di tipo 2. ”
Qi Sun; Donna Spiegelman; Rob M. van Dam; Michelle D. Holmes; Vasanti S. Malik; Walter C. Willett; Frank B. Hu. “White Rice, Brown Rice, and Risk of Type 2 Diabetes in US Men and Women.” Arch Intern Med. 2010;170(11):961-969.
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