Il resveratrolo aumenta il flusso sanguigno del cervello

Un nuovo studio mostra che alte dosi di resveratrolo possono migliorare il flusso sanguigno cerebrale e quindi, potenzialmente, fornire una marcia in più alla salute del cervello.
Il resveratrolo è un componente bioattivo che si trova nell’uva e nel vino rosso. L’interesse per questo composto è nato nel 2003, quando la ricerca ha dimostrato che esso poteva prolungare la vita delle cellule del lievito.
NutraIngredients afferma che:
Da allora, studi su nematodi, moscerini della frutta, pesci e topi hanno collegato il resveratrolo all’allungamento della vita. Altre ricerche, che avevano come oggetto solo il resveratrolo, hanno riportato effetti anticancro, effetti anti infiammatori, benefici a livello cardiovascolare, potenziale anti diabete, prolungamento dell’energia e protezione contro l’Alzheimer”.

Fonti bibliografiche:
NutraIngredients, 5 maggio 2010.
American Journal of Clinical nutrition, 31 Marzo 2010.

I commenti del Dr. Mercola:
Il resveratrolo, un antiossidante che si trova nella buccia dell’uva, nelle bacche, nel cacao e nelle arachidi, è stato ribattezzato “la moderna fonte della giovinezza” per una ragione molto convincente: sembra che rallenti l’invecchiamento e persino che aumenti la durata della vita delle cellule umane. Gran parte della meritata fama del composto si deve al suo ruolo determinante nel migliorare la longevità, tuttavia la ricerca recente sta espandendo l’ambito di indagine e mostrando che questo potente antiossidante può influenzare molti aspetti della vostra salute, inclusa quella del cervello.
Il resveratrolo è un antiossidante unico a causa della sua capacità di attraversare la barriera ematoencefalica per proteggere il cervello e il sistema nervoso. Questo studio recente, portato avanti dagli scienziati del Brain, Performance and Nutrition Research Centre della Northumbria University è il primo a mostrare che il resveratrolo ha un forte impatto sull’aumento del flusso sanguigno al cervello. Infatti, dopo aver assunto 250 o 500 milligrammi di questa sostanza, i partecipanti alla ricerca hanno sperimentato un incremento (variabile a seconda della dose) in tal senso, cosa che allude al suo possibile ruolo nel mantenere in salute le funzioni cerebrali.

Uno dei pochi integratori che anche io prendo ogni giorno
La scienza che sta dietro al resveratrolo è così interessante che questo antiossidante è diventato uno dei miei preferiti di sempre, inoltre credo che sia un elemento in grado di apportare benefici concreti alla salute. Lo assumo sotto forma del nostro integratore Purple Defense tutte le mattine e, quando prendo l’aereo, aumento considerevolmente la dose (più o meno da 8 a 10 milligrammi) per proteggermi dagli effetti nocivi delle radiazioni cosmiche.

Ma cos’è esattamente il resveratrolo?
Si tratta di un antiossidante bioflavonoide polifenolico che alcune piante producono in risposta a stress come lesioni o infezione da funghi. È arrivato per la prima volta al centro dell’attenzione come potenziale spiegazione al cosiddetto “paradosso francese ” – la tendenza dei francesi ad avere un’ottima salute, dal punto di vista cardiovascolare, nonostante una dieta  “inadeguata” e l’amore per il vino (che è una buona fonte di resveratrolo).
In seguito, è tornato alla ribalta nel 2003 quando i ricercatori di Harvard hanno scoperto che poteva prolungare la durata della vita delle cellule del lievito. Da allora si è scoperto che, in maniera simile, poteva aumentare la longevità di nematodi, moscerini  della frutta, pesci e topi. Funziona attivando un gene chiamato sirtuina 1, che entra in azione anche durante la restrizione calorica – un altro modo per prolungare la durata della vita – in diverse specie.

Il resveratrolo aiuta a diminuire l’insulina e le infiammazioni
Com’è possibile che il resveratrolo possa migliorare la salute di cervello e cuore rallentando nel contempo il processo di invecchiamento? Uno dei modi è attraverso la sua capacità di modificare lo stato di infiammazione nell’organismo. Infatti, aiuta il corpo a prevenire la formazione di sfingosina chinasi e fosfolipasi D)- due molecole note perché innescano gli stati infiammatori.
Sebbene l’infiammazione sia una risposta naturale del nostro corpo (un processo in cui i globuli bianchi proteggono l’organismo da invasori esterni come batteri e virus), è possibile che esso si mantenga cronicamente in questo stato. La cronicizzazione di un’infiammazione non è un fattore positivo, anzi, è ricollegabile a numerose patologie croniche, comprese quelle cardiache.
Sembra poi che il resveratrolo porti benefici simili a quelli dell’esercizio fisico, tra i quali il fatto di ridurre i livelli di insulina, cosa che sta alla base della lotta alle malattie e aiuta a rimanere giovani. L’insulinoresistenza accelera il processo di invecchiamento, mentre mantenere questo ormone a livelli normali ha l’effetto opposto.
La Sirtris Pharmaceuticals ha, di fatto, già sintetizzato una pillola a base di resveratrolo usata in un trial clinico su pazienti affetti da diabete non curato.

I risultati?

Livelli di insulina e di glucosio abbassati senza variazioni nella dieta e senza prendere altri medicinali. Di certo, non vi consiglio di rimpiazzare una dieta sana o un programma di attività fisica con il resveratrolo, tuttavia, la ricerca suggerisce che si tratti di una potente integrazione ad uno stile di vita salutare. Tenete a mente anche che il resveratrolo, in quanto potente antiossidante, aiuta a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi e dall’invecchiamento.

Un potente ‘spazzino’ dei radicali liberi
L’ invecchiamento è un processo naturale che riflette il danno dei troppi radicali liberi accumulati nelle cellule col passare del tempo. Quando il corpo usa l’ossigeno, produce naturalmente radicali liberi che attaccano le cellule. Quindi, anche respirare porta alla loro formazione. Questo significa che le cellule sono sotto un assedio costante da parte di essi e che, presto o tardi, IN OGNI CASO, i segni dell’invecchiamento si manifesteranno.

Una dieta ricca di frutta e verdure fresche e biologiche è uno dei modi migliori per aumentare la protezione del corpo da questo tipo di attacchi, tuttavia, “bombe” come il resveratrolo possono dare una mano extra. Esso penetra in profondità al centro del nucleo delle cellule dando al DNA il tempo di riparare i danni dovuti ai radicali liberi. Inoltre, sostiene le funzioni cellulari di cuore e cervello in modo da:
– Prevenire la rapida diffusione di cellule cancerose a qualsiasi stadio.
– Mantenere fluida la circolazione sanguigna e prevenire danni alle arterie.
– Proteggere il cervello dallo svilupparsi del morbo di Alzheimer.
– Prevenire disordini neurologici come ictus, ischemie e la malattia di Huntington.

È consigliabile assumere resveratrolo dal vino rosso?
Il resveratrolo è reperibile, in abbondanza, nel vino rosso ed oltretutto, altamente solubile nell’alcool. Questo significa che il corpo può assorbirne più da questa bevanda che da altre fonti. Tuttavia, mi astengo dal suggerirvi di bere grandi quantità di vino, poiché l’alcol è comunque un veleno per l’organismo.
Si può assumere del resveratrolo anche dall’alimentazione, mangiando uva  (l’uva muscadina presenta, a causa dello spessore della sua buccia e dei numerosi semi, la più alta concentrazione di resveratrolo esistente in natura), cacao, cioccolato fondente e arachidi; tuttavia, probabilmente è difficile raggiungere dosi utili a livello terapeutico, visto anche che si tratta di cibi che vi consiglio di mangiare con moderazione.
L’altra alternativa è quella di assumere un integratore di resveratrolo ed essere sicuri, in questo caso, di cercarne uno costituito da un complesso di alimenti integrali che includano bucce e semi di uva muscadina.

Fonte: mercola.com

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