I giovani tra i 13 e i 18 anni non amano la colazione, ma fanno molti spuntini fuori pasto, anche dopo cena. Ai cibi nutrienti preferiscono quelli più grassi, come pizza, panini o snack. Un terzo di loro non pratica mai attività sportiva e molti passano il tempo libero davanti a PC e TV. Sono i dati del progetto “A scuola InForma”, rivolto a 20.000 studenti di Lazio, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Dimenticata o odiata, la colazione è il pasto meno consumato dai giovani italiani: ben il 39% la salta spesso. E tra i ragazzi “virtuosi” che fanno colazione, soltanto il 5% mangia frutta, mentre gli altri scelgono i prodotti classici, cioè latte, biscotti e fette biscottate, cereali e caffè. Quasi tutti i ragazzi rispettano, invece, il pranzo e i cibi preferiti in assoluto sono pasta e riso; verdura e carne vengono consumati rispettivamente dal 37% e 34% dei giovani e solo l’8% sceglie il pesce. Anche alla cena non si rinuncia mai, ma la preferenza cade su cibi abbastanza grassi, come la pizza (29%), le patatine fritte (14%) e i panini imbottiti (41%), a scapito di cibi più sani e nutrienti (scelgono i legumi solo il 12% e il pesce il 19%).
E’ il quadro che emerge dal progetto “A scuola InForma”, realizzato da Modavi Onlus, con il Patrocinio del Ministero della Gioventù e del Dipartimento per le Pari Opportunità, per promuovere tra i giovani la diffusione di stili di vita sani, legati ad una corretta alimentazione e all’attività fisica. Il progetto è nato da un dato piuttosto allarmante: la diffusione anche in Italia, soprattutto al Sud, del sovrappeso e dell’obesità infantile e, più in generale, dei disturbi alimentari. Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia, sono quasi il 23% i bambini in sovrappeso e l’11,1% è addirittura obeso, con punte più alte al Sud.
Il progetto si è rivolto a 20.000 studenti dai 13 e 18 anni, ai genitori e agli insegnanti delle 5 Regioni italiane dove il problema del sovrappeso e dell’obesità risulta maggiormente vissuto: Lazio, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. In totale sono state coinvolte 40 scuole, situate in 9 capoluoghi di provincia ed è stato creato un apposito Comitato Scientifico che ha dettato le linee guida nutrizionali del progetto. Attraverso interventi educativi tenuti nelle scuole direttamente da 18 nutrizionisti, 9 psicologi e 15 sport trainer coordinati da 9 operatori locali, il progetto si è strutturato in due fasi diverse: una prima fase pedagogica, con una lezione al mese da parte di un nutrizionista, coadiuvato da una psicologo; una seconda fase ricreativa che ha coinvolto docenti e studenti in un ciclo di lezioni tenute da sport trainer professionisti. Perché dietro il sovrappeso giovanile non c’è soltanto un’alimentazione scorretta, ma anche l’abitudine ad una vita sedentaria.
Infatti, dal questionario somministrato ai ragazzi tra marzo e aprile 2010, emerge anche che oltre un terzo degli adolescenti non pratica mai attività sportiva; il 13% la pratica saltuariamente e il 9% quasi mai. Cioè, a fronte di un 47% che fa sport regolarmente c’è un 53% che non pratica attività motoria con regolarità. Inoltre, soltanto il 15% dei giovani intervistati ha l’abitudine di andare a scuola a piedi o in bici, mentre il 37% prende i mezzi pubblici e il 31% viene accompagnato in automobile.
E nel tempo libero, almeno, si fa movimento? Purtroppo le attività sedentarie vincono sulle altre: il 34% passa il tempo libero davanti al PC e il 13% davanti alla TV. Ma quello che colpisce di più è il numero di ore che si passano davanti al computer o al televisore: il 64% degli intervistati trascorre 3 o più ore al giorno davanti alla TV e il 30% trascorre 3 ore davanti al PC.
Ritornando alle abitudini alimentari, lo spuntino fuori pasto preferito dai ragazzi è quello a metà mattina: per il 60% è un’abitudine quotidiana, per il 27% saltuaria e il restante 13% lo consuma raramente o mai. Ma anche in questo caso, come per la cena, i cibi calorici vincono su quelli più sani: il 75% fa lo spuntino a base di pizza o panino, il 17% a base di snack; solo il 3% consuma frutta e nessuno sceglie lo yogurt. Il cibo preferito per la merenda del pomeriggio, (abitudine quotidiana per il 39% dei ragazzi, quasi quotidiana per il 47%) è lo snack preferito nel 38% dei casi; seguono merendine o dolci (24%), frutta (18%), pizza o panino imbottito (12%). E c’è anche qualcuno che fa uno spuntino dopo cena: il 9% lo consuma sempre, il 27% qualche volta e i cibi più scelti sono snack, pizza e panini imbottiti.
La Presidente di Modavi Onlus, Irma Casula ha sottolineato il fatto che alla base di tutto deve esserci “una corretta informazione, che manca nei giovani ma anche negli adulti che hanno perso il loro ruolo educativo”. Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) ha messo l’accento sullo stile di vita sedentario che caratterizza sempre di più i giovani e che è una delle cause del sovrappeso.
Emanuela Rampelli, dirigente del Dipartimento della Gioventù, ha parlato del grande impegno del Ministro della Gioventù sul fronte della promozione di stili di vita salutari, all’interno della piattaforma Guadagnare Salute realizzata in collaborazione con il Ministero della Salute. “La prevenzione di fenomeni come anoressia, bulimia o rapporto compulsivo con il cibo, insieme alla promozione di un’attività motoria salutare e socializzante, possono essere svolti anche attraverso progetti che monitorano l’alimentazione dei giovani evitando il ricorso a pericolosissime diete fai da te, che possono essere concause di comportamenti a rischio relativi al rapporto con il cibo. In quest’ottica – ha concluso Rampelli – ben vengano iniziative come “A scuola InForma” che insieme alle istituzioni coinvolge aziende ed enti locali, con il fine comune di agire su problematiche così importanti come quella della tutela della salute nei nostri giovani”.
Fonte: Help Consumatori
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