Profumi sintetici, contenitori in plastica alimentari, repellenti per insetti, volanti e cruscotti delle auto. I prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche e che si ritrovano in molti prodotti di uso comune possono provocare danni al bambino.
Secondo una ricerca americana della Mailman School of Public Health, pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives in particolare l’esposizione nell’utero materno a due ftalati utilizzati per oggetti di uso comune in casa (butilbenzilftalato e n-butil ftalato) è significativamente correlata a un maggiore rischio che i piccoli sviluppino asma tra i 5 e gli 11 anni.
Gli esperti consigliano dunque di limitare il più possibile durante la gravidanza l’esposizione agli inquinanti, di seguire un regime alimentare sano e non esporsi al fumo.
“Lo stile di vita è cambiato e i disturbi come l’asma sono in aumento tra i bambini – spiega Renato Cutrera, responsabile dell’ Unità Operativa di Broncopneumologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma epresidente eletto della Simri(Società Italiana Malattie Respiratorie infantili) – il consiglio che si può dare a chi affronta una gravidanza è quello di esporsi il meno possibile agli inquinanti, mangiare in maniera sana e naturale ed evitare il fumo”.
“In particolare durante la gestazione è meglio non utilizzare gli spray deodoranti per sanificare casa, soprattutto se se ne fa un uso eccessivo e senza aprire le finestre, come ad esempio può accadere nel periodo invernale”. L’esperto consiglia anche di arieggiare casa con intelligenza, evitando laddove possibile i momenti di maggiore traffico in particolare se si abita in città e in un piano basso.
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