Polemiche con la Magistratura di Bologna. PM Persico: l’Adhd esiste, è certo

Polemiche con la Magistratura di Bologna. PM Persico: “l’Adhd esiste, è certo”.

Poma, Giù le Mani dai Bambini: “la comunità scientifica non è d’accordo, strano che lo affermi un Magistrato”. Ajmone (OISM): “gli accademici non ne sono affatto sicuri, meno male che c’è la Procura di Bologna che ne sa di più”.

Sulla richiesta di archiviazione per i finti psicologi nelle scuole, Poma: “le prove ci sono, e sono anche on-line, la procura di Bologna è l’unica che evidentemente non se n’è accorta”

“Gli organi di stampa riportano oggi che la magistratura di Bologna ‘non ha trovato elementi che provino l’esercizio abusivo della professione di psicologa da parte di Monica Pavan’. Se è così, noto con rammarico e non senza stupore che la Magistratura di Bologna è davvero l’unica che non ha trovato questi elementi”. Questo è il commento di Luca Poma – giornalista e Portavoce di Giù le Mani dai Bambini – alla richiesta di archiviazione del caso dei presunti psicologi che consigliavano a genitori ed insegnanti l’uso di psicofarmaci per bambini distratti ed agitati. “Ci sono ancora on-line i documenti con i quali questa signora si firmava ‘psicologa’ – continua Poma – teneva lezioni e corsi su temi afferenti psicologia e problemi del comportamento e riceveva i genitori in quella veste, e se non basta questo per qualificare l’abuso di professione siamo davvero messi male. E’ la prima volta in vita mia che mi capita di dover commentare una sentenza, perchè per prassi ho il massimo rispetto dell’operato della Magistratura. Ma qui siamo d’innanzi a Magistrati che s’improvvisano anche medici, e la misura è colma”. Poma si riferisce alle affermazioni del PM Luigi Persico, che ha detto “l’Adhd e’ una malattia che esiste e non si può negare, identificata e riconoscibile, anche sulla base dei documenti dell’Istituto Superiore di Sanità e della letteratura scientifica”. Poma commenta ironicamente queste affermazioni: “fa piacere trovare un Magistrato che dice la parola fine ad una questione scientifica prima ancora che lo faccia la comunità scientifica stessa.
Faremo presente ai nostri neuropsichiatri, psicologi e pedagogisti, che dove la scienza non è ancora arrivata è invece giunta la Procura di Bologna. Ricordo a questi Magistrati che lo stesso manuale diagnostico che sancisce l’esistenza dell’Adhd sosteneva a spada tratta fino a non più tardi di 18 anni fa che anche l’omosessualità era una malattia psichiatrica a base genetica che doveva essere curata con psicofarmaci. Sull’Adhd la comunità scientifica è assolutamente discorde, e ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, ma se i Magistrati che hanno seguito quest’inchiesta hanno tali idee preconcette e probabilmente eteroindotte, l’esito della sentenza non ci stupisce affatto. Noi lasceremo comunque il nastro con la registrazione della telefonata  (ndr, quella in cui la Pavan consigliava gli psicofarmaci ad un genitore come ‘innocui’ e non smentiva di essere medico, quale non è) sulla homepage del nostro portale www.giulemanidaibambini.org, affinchè se la giustizia non ha saputo o potuto intervenire, perlomeno la cittadinanza possa farsi con trasparenza una propria idea sulla questione”. Fa eco a Poma Claudio Ajmone, Presidente onorario dell’Osservatorio Italiano Salute Mentale: “che l’Adhd sia una malattia organica è ancora scientificamente tutto da dimostrare. E’ un disagio, certo, come molti altri problemi del comportamento, e va preso in carico, ma nessun marcatore biologico è mai stato individuato, checchè ne dica l’ISS. Forse l’ha individuato la Procura di Bologna, meno male che ci sono loro”.

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