La pizza bruciata è cancerogena? A lanciare l’allarme sui possibili rischi per la salute cui si va incontro mangiando la pizza con delle parti bruciate è l’inchiesta“Non bruciamoci la pizza” che ha aperto ieri la nuova stagione del programma tv Report.
“Non necessariamente uno che mangia la pizza prende un tumore – ha spiegato a Report il professor Guido Perin, eco tossicologo dell’Università di Venezia – ma la farina bruciata che resta sul fondo del forno (e annerisce il bordo o il sotto della pizza) è come un combustile bruciato, ha una sua componente di rischio”.
A riguardo, Il Fatto Alimentare riporta il parere di Alberto Mantovani, tossicologo dell’Istituto Superiore di Sanità e membro dell’Efsa.
“Non si tratta di una novità – spiega Mantovani– il problema delle parti bruciate e carbonizzate non riguarda solo la pizza ma anche le bruschette, le salsicce e la carne cotta alla brace o con il barbecue. Quando la fiamma è troppo forte l’impasto brucia e nel processo di combustione si formano idrocarburi policiclici aromatici (IPA), un gruppo di composti considerati contaminanti critici in primo luogo dall’EFSA, perché collegato all’aumento del rischio di tumori, compresi quelli associati a squilibri ormonali (mammella, prostata…).
Gli IPA (soprattutto benzofluoranteni e benzopireni) sono anche inquinanti ambientali, presenti negli scarichi urbani e industriali, nel fumo di sigaretta, negli ambienti chiusi esposti a intensi fumi di cottura e anche in seguito al fumo di incenso o di candele. Secondo una valutazione dell’Efsa datata 2009 le persone che fumano 20 sigarette al giorno sono esposte al rischio di assumere dal 30 al 50% in più di IPA rispetto alla quantità assunta attraverso il cibo. Il rischio per le persone che non fumano e non sono esposte al fumo passivo è invece di circa il 10%”.
Mantovani fornisce dunque alcuni consigli per limitare i rischi: ridurre il consumo di alimenti affumicati, rimuovere le parti grasse dagli alimenti prima della cottura alla griglia (carne), ed evitare di carbonizzare la carne, usare pentole antiaderenti non rovinate per scongiurare la formazione di parti bruciate durante la cottura.
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