Pesticidi negli alimenti: bambini più a rischio cancro

I pesticidi contenuti in frutta e verdura possono nuocere alla salute dei bambini in età prescolare, esponendoli ad un rischio maggiore di ammalarsi di cancro. Livelli elevati di sostanze chimiche favoriscono il cancro, soprattutto nei bambini molto piccoli, il cui organismo in formazione è particolarmente vulnerabile alla malattia.

A lanciare l’allarme è una ricerca dell’Università della California Davis, diretta dal dottor Vogt e pubblicata su “Environmental Health”.
Il titolo dello studio è “Cancer and noncancer health effects from food contaminant exposures for children and adults in California: a risk assessment”.

Il campione preso in considerazione dagli scienziati era così composto: 364 bambini in età prescolare (207 con meno di 5 anni), genitori dei piccoli (446) e adulti più anziani (149).

Gli studiosi hanno verificato l’esposizione ad 11 sostanze tossiche: acrilamide, arsenico, mercurio, permetrina, endosulfano, dieldrin, DDE clordano, diossina e piombo.

Gli studiosi hanno scoperto come la soglia di rischio cancro era superata da tutti i bambini per DDE, arsenico, dieldrin e diossina. Nel 95% dei bambini in età prescolare erano presente non oltre i livelli di guardia acrilamide, nel 10% mercurio. In generale, è emerso infine che i bambini d’età prescolare avevano maggiori livelli d’esposizione rispetto a quelli in età scolare.

Gli esperti hanno poi rilevato che l’esposizione ai pesticidi attraverso l’alimentazione deriva dal consumo dei seguenti alimenti sottoposti ad analisi: latticini, pomodori, pesche, mele, peperoni, lattuga, broccoli, fragole, uva, spinaci, pere, fagiolini e sedano.

I ricercatori hanno quindi fornito alcuni consigli per evitare l’accumulo di sostanze tossiche:
– Scegliere prodotti di origine bioligica (lattini ma anche frutta e verdura);
– Ridurre il consumo di alimenti di origine animale, per limitare l’assunzione contemporanea di sostanze inquinanti e di metalli pesanti;
– Ridurre il quantitativo di prodotti da forno industriali contenenti carboidrati (patatine, snack ai cereali e crackers) per limitare l’apporto di acrilamide, sostanza altamente tossica che si forma durante il processo di cottura a temperatura elevata degli alimenti ricchi di carboidrati.

Fonte: greenMe

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