Il contatto con gli animali domestici riduce nei bambini il rischio di allergie. Perché questo avviene lo spiegano i ricercatori: i cani portano in casa una varietà di batteri esterni che aiutano a rafforzare il sistema immunitario dei bambini. Senza l’esposizione ad una varietà di batteri, il sistema immunitario non apprende correttamente quali batteri siano pericolosi e quali innocui. Ecco perché da molti studi emerge che i bambini nati in famiglie con un’esposizione significativa agli animali hanno meno casi di asma e allergie.
Uno studio canadese pubblicato su Microbiome ha evidenziato che gli animali domestici aiutano i bambini ad accumulare nell’intestino due tipi di batteri associati ad un minor rischio di allergie e obesità. Analizzando i campioni di feci di 746 bambini, i ricercatori hanno scoperto che il contatto con cani e gatti di casa durante la gravidanza e la prima infanzia era associato a livelli più elevati di due microrganismi intestinali: Ruminococcus e Oscillospira, collegati ad una minore probabilità di sviluppare allergie e obesità rispettivamente.
Secondo i ricercatori lo studio dimostra che alcuni batteri sono più comuni nella flora intestinale dei bambini nati in case dove vivono animali e, in generale, si ritiene che una maggiore diversità e ricchezza della flora batterica intestinale possa aiutare a proteggere il bambino da malattie legate al sistema immunitario.
Non vale però lo stesso nel caso degli anziani: l’aiuto dei cani al sistema immunitario risulta infatti decisamente più forte in gioventù. L’Università dell’Arizona di Kelly ha recentemente condotto uno studio sugli anziani (dai 50 agli 80 anni) prendendo in considerazione l’effetto derivante dal contatto con i cani. Dalla ricerca è emerso che dopo 3 mesi non c’erano stati cambiamenti nei microbiomi dei soggetti.
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