Dodici settimane di yoga riservate ai pazienti che soffrono di malattie infiammatorie croniche intestinali (M.I.C.I) come la colite ulcerosa o il morbo di Chron. È quanto prevede un progetto pionieristico avviato al Policlinico San Matteo di Pavia dal professor Antonio Di Sabatino che, dopo aver provato i benefici dello yoga su se stesso, ha avviato le lezioni di yogaterapia, gratuite, in ospedale.
“Il presupposto è sempre quello che le malattie infiammatorie intestinali vengano affrontate a tutto tondo. Si prescrivono i farmaci, si calibra l’alimentazione ma si deve tener conto anche dell’aspetto emozionale. Lo yoga è efficace nel ridurre lo stress e nel rimodulare la comunicazione bi-direzionale intestino-cervello (significa che ciò che accade nella testa influenza la salute della pancia ma anche il contrario)”, spiega Di Sabatino, direttore della Clinica Medica Prima del Policlinico San Matteo di Pavia e responsabile del Centro per lo Studio e la Cura delle Malattie infiammatorie croniche del Policlinico.
Il corso avviato al Policlinico San Matteo di Pavia si svolge ogni giovedì per due ore per un totale di 12 settimane. Le esperienze preliminari hanno dimostrato che già entro il secondo mese di pratica yoga la sintomatologia si riduce significativamente, e tale beneficio persiste dopo il termine dei mesi di pratica. Si ritiene che, al di là dei benefici di tipo fisiologico indotti dalle posture e dalla respirazione, l’impatto mentale e psicologico innescato dallo yoga sia fondamentale per stabilire un cambiamento di rotta nella percezione e nella gestione del disagio e nel ridurre l’incidenza della riattivazione di malattia.
Partendo dai benefici dello yoga, ben descritti dai pazienti stessi e tali da ridurre anche in modo significativo i sintomi della malattia, è stata poi misurata anche la composizione del microbiota intestinale.
“Abbiamo prelevato un campione di batteri intestinali, prima e dopo i tre mesi di yoga, per verificare se ai miglioramenti dichiarati corrisponda anche una diversa composizione delle colonie batteriche. Oggi si sa che la salute del sistema immunitario è associata alla presenza di batteri buoni e che la quantità e qualità dei microorganismi che convivono con noi dipende dal nostro stile di vita, da come mangiamo, da quanta attività fisica facciamo. L’intento è quello di verificare con un dato misurabile se la pratica yoga può agire sulla qualità del microbiota”.
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