Patologie ambientali in aumento: colpa del ciclo ‘No-Onoo’

A causa della presenza sempre più massiccia di sostanze chimiche e tossiche, le patologie ambientali sono sempre più diffuse. Il professor Martin Pall, esperto di medicina ambientale e professore di biochimica alla Washington State University, ha spiegato che alla base delle patologie di origine ambientale agisce un meccanismo molto complesso, noto come “ciclo NO-ONOO”, che si autoalimenta diventando cronico nel tempo.

Come ha spiegato il professor Pall, il ciclo NO-ONOO è un ciclo che si attiva in più sensi: si tratta di un circolo vizioso in cui le sostanze tossiche con le quali veniamo in contatto a livello “locale” (attraverso la cute, gli occhi, nel tratto delle alte vie respiratorie o anche di quello gastrico-intestinale), e cioè molte sostanze chimiche o anche altri fattori stressogeni di tipo “naturale” come i virus o i batteri e le muffe, attivando a più livelli i recettori NMDA (N-Metil-D- Aspartato), molecole presenti in diversi organi, portano alla trasformazione continua di NO (Ossido nitrico) in ONOO (perossinitrito).

“Tale trasformazione – aggiunge Pall – una volta “cronicizzatasi”, genera, poi, processi di tipo infiammatorio e ossidativo e la diminuzione delle capacità “detossificante” negli organi deputati allo smaltimento delle scorie metaboliche, processi difficili da fermare e che scatenano meccanismi di sensibilizzazione locale che agiscono, di fatto, “aprendo la porta” a pesanti patologie di tipo “sistemico”.

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