Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre torna l’ora solare: la differenza è soltanto di 60 minuti ma lo spostamento indietro delle lancette potrà provocare nei bambini disturbo del sonno. Ecco perché è bene prepararli qualche giorno prima anticipando un po’ le attività della giornata: dal risveglio alla cena. A suggerirlo è il dottor Oliviero Bruni, direttore dell’unità di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma.
L’esperto spiega che i problemi legati al cambio dell’ora interessano principalmente i bambini in età scolare, le cui giornate hanno ritmi ben definiti, mentre non riguardano l’equilibrio dei neonati, “che hanno delle loro abitudini molto diverse”.
‘”Ogni bambino – spiega Bruni – ha delle caratteristiche individuali che lo rendono diverso dagli altri anche nel sonno, ma una regola da insegnarli è quella dell’autonomia al momento di addormentarsi”.
“È importante che il riposo del bambino non sia legato alla presenza della mamma e del papà o che il piccolo non dorma solo se ha il ciuccio: è importante insomma che sia in grado di autogestirsi, perché questo giova anche al sonno dei genitori”.
“Un’altra cosa fondamentale – aggiunge Bruni – è provare ad assecondare il più possibile i suoi ritmi di veglia e sonno, provando magari a modificarli a poco a poco”. “Una tecnica che può funzionare è quella della presenza del genitore nella stanza che però non interagisce col bambino, in ogni caso meglio non lasciare il piccolo piangere a lungo”.
Anche l’alimentazione può aiutare ad affrontare meglio il passaggio dall’ora legale a quella solare, e viceversa. Lo spiega la Coldiretti che ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino.
Innanzitutto – avverte la Coldiretti – a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani.
Esistono invece cibi che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure – ricorda ancora la Coldiretti – al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli.
Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine – conclude la Coldiretti – un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.
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