È il caso di una Paziente di 31 anni, cantante lirica, che viene in visita perché ammala costantemente alle vie aeree e risponde poco alle terapie.
PRIMA VISITA- 29 GENNAIO 2002
La Paziente è di indole dolce, delicata, sensibile. Sorride spesso dolcemente. Racconta: Sin da piccola mi sono curata omeopaticamente, soffrivo di gastrite e altre cose. Sto male da sette mesi circa, ho dei catarri respiratori ricorrenti, sono arrivata ad avere una broncopolmonite di recente: ho fatto tre cicli di antibiotici, ho preso cortisonici, ma ancora ho febbre che può arrivare fino a 38°C. Sono debole, ho frequenti giramenti di testa… sono molto stanca… non riesco a cantare per più di 45 minuti… mi affatico camminando, anche una semplice passeggiata. Mi sento anche molto frastornata. Racconta di recenti vicissitudini affettive a conclusione positiva, ma che l’hanno debilitata: Dottore, mi squilibrano anche le cose belle, sono troppo sollecitata e da troppo tempo … è come se non avessi pelle.
Le chiedo di raccontarmi del suo passato: A 2 anni bevvi una medicina e persi conoscenza, mi raccontano che rimasi 4 giorni in rianimazione senza conoscenza. A 16 anni caddi da cavallo ed ebbi un’amnesia, anche delle allucinazioni. Poi sono stata molto male fra i 20 ed i 25 anni con tonsilliti ed insonnia grave, pensi che dormivo solo 1 o 2 ore al giorno e questo per 30 giorni. Mi diedero degli psicofarmaci per depressione endogena … non sentivo nulla… durò un anno. Ah, ebbi anche convulsioni… poi entrai in psicoterapia freudiana per otto anni… soffrii anche di bulimia per tre anni… ebbi un’interruzione di gravidanza… anche un ascesso ricorrente fra vagina e retto e subii tre interventi…
Ora sono io a rimanere frastornato dal numero di informazioni che la Paziente mi rovescia, temo anche che potrebbe continuare e così la interrompo e le chiedo del sonno attualmente: Dormo benissimo, da un po’ di anni l’ho recuperato … ma in quel periodo mi accadeva anche che di rimanere addormentata per 30 ore di seguito. Pensi che una volta abbatterono la porta di casa e non me ne accorsi. Anche in quel periodo soffrii di allucinazioni, suggestioni: vedevo le persone che si trasformavano in rettili, vedevo gli oggetti spostarsi…
Con l’aiuto della Paziente mi prendo la briga di contare le anestesie subite: una per appendicectomia a 13 anni; una per l’aborto a 20 anni; tre per l’ascesso pelvico; in più c’è da mettere in conto la grave perdita di coscienza da intossicazione a 2 anni e la caduta da cavallo a 16 anni con amnesia ed allucinazioni. E le allucinazioni non sono rare nella storia della Paziente. Già da prima che la visita terminasse avevo deciso il medicamento che avrei prescritto, al termine ne sono più che mai convinto: Opium crudum 200K.
SECONDA VISITA – 26 MARZO 2002
La prima settimana ho avuto molti sfoghi sulla pelle, foruncoli al viso, al mento, alla schiena. Mi svegliavo bene, ero riposata, tonica… sono stata benissimo per tre settimane. Anche ora lavoro tanto senza accorgermene. Non ho più avuto mal di gola, ieri un po’. Ho più appetito di prima, mi gonfio e mi sgonfio velocemente, in pochi giorni… saranno i liquidi. Bevo molto, molta acqua, tisane, tè verde, spremute e simili. Mi arrabbio anche molto di più, poi velocemente mi passa.
Non mi sarei atteso risultato migliore. Tutti i Pazienti che assumono Opium con beneficio affermano di dormire di meno e di sentirsi più tonici e più veloci in tutte le loro reazioni, sia organiche che psichiche. Il rimedio combatte con successo l’inerzia in tutti i settori ravvivando l’energia vitale del soggetto. Opium crudum MK
FOLLOW UP
La paziente dopo quattro mesi torna in visita. È stata bene, Lei afferma benissimo e con piacere mi comunica che la voce è molto aumentata. Ora è in una condizione diversa: è amareggiata per contrasti sul lavoro, si sente insultata e trattata male, perfino perseguitata; si risveglia ogni mattina con palpitazioni e un certo affanno. In base a questa sintomatologia prescrivo: Lachesis mutus 200K. Ne ottiene un certo beneficio, ma non così importante come in precedenza, così telefonicamente un mese dopo prescrivo ancora Opium crudum 200K.
La rivedo tre mesi più tardi in buona salute. Non si è più ammalata. Mi comunica: Sono insofferente per sciocchezze, mi arrabbio più del solito. È come se il mio corpo fosse inerte. Tanti sogni, lunghi, di vita reale… mi alzo che sono ancora dentro un sogno e ci metto molto tempo a svegliarmi completamente. Prescrivo Opium crudum 200K.
Ci sentiamo ancora due volte per telefono, le sue condizioni sono buone. Poi non ho più notizie di Lei. Dopo circa un anno arriva in visita una sua amica con i suoi saluti e la notizia che sta bene e si è trasferita definitivamente in un’altra città.
Fonte: Il Medico Omeopata
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