Omega 3: dal pesce un valido aiuto per prevenire la cecità

Mangiare una o due porzioni di pesce alla settimana riduce nelle donne il rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile, malattia progressiva che costituisce la maggiore causa di cecità nei soggetti con più di 60 anni di età. A rivelarlo è uno studio condotto dalla Harvard Medical School di Boston (Usa) e pubblicato su Archives of Ophthalmology.

I ricercatori hanno utilizzato i dati di uno studio che ha coinvolto 38mila donne seguite per dieci anni e alle quali sono stati fatti compilare periodicamente questionari sulle abitudini alimentari e sullo stato di salute. Al termine della ricerca 235 delle partecipanti hanno sviluppato la malattia e analizzando i questionari è emerso che chi mangiava pesce almeno una volta alla settimana aveva una probabilità  inferiore del 42 per cento di ammalarsi.

“A funzionare meglio sembrano essere i pesci con carne scura, come il tonno”, spiegano gli autori, “e comunque quelli che hanno un maggiore contenuto di acidi grassi omega 3“.

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