Ogm: la nuova direttiva europea è legge

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015 che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio. La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Secondo le nuove regole europee gli Stati membri saranno liberi di decidere se vogliono che colture geneticamente modificate vengano coltivate sul proprio territorio oppure no. Un singolo Paese potrà chiedere di limitare o vietare la coltivazione di un Ogm sul suo territorio sia durante la procedura di autorizzazione, sia dopo che questa sarà stata concessa. In base alla nuova normativa, inoltre, gli Stati membri nei quali gli Ogm sono coltivati debbano preoccuparsi anche di evitare contaminazioni dei terreni dei vicini dove gli stessi Ogm sono vietati.

“Ora tocca al Parlamento italiano – afferma la Coldiretti – mettere a punto una normativa nazionale che – afferma la Coldiretti – possa dare continuità alla lungimirante scelta fatta dall’Italia di vietare gli Ogm”. “Siamo di fronte – afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – ad un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati nonostante il pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm a tutela della straordinaria biodiversità e del patrimonio di distintività del Made in Italy.

Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy”.

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