Ogm: nuove autorizzazioni dalla Commissione europea

Lo scorso 22 dicembre la Commissione europea ha autorizzato l’utilizzo per alimentazione umana e animale, l’importazione e la trasformazione di tre tipi di mais geneticamente modificati e del cotone gm. Il via libera è stato accordato malgrado gli stati membri dell’Unione Europea abbiano espresso la propria contrarietà e senza tenere conto del parere sfavorevole espresso da numerosi cittadini comunitari, come testimoniato da rilevazioni ufficiali effettuate tramite i sondaggi d’opinione da parte di Eurobarometro.

“L’autorizzazione di 3 varietà di mais ogm per alimentazione umana e animale, l’importazione e la trasformazione, nonchè del cotone gm, da parte della Commissione europea è l’ennesima iniziativa autoreferenziale di questa istituzione, che si assume la responsabilità di autorizzare nuove varietà transgeniche anche di fronte all’assenza di supporto da parte degli Stati membri e alla vasta contrarietà dei cittadini europei, testimoniata e riconfermata ad ogni rilevazione di Eurobarometro”.

È quanto ha dichiarato Alessandro Triantafyllidis, presidente nazionale delll’Aiab, alla notizia che la Commissione Europea ha approvato tre decisioni che autorizzano l’utilizzo di tre tipi di mais geneticamente modificati (mir604xga21, bt11xmir604, bt11xmir604xga21) e del cotone gm 281-24-236/3006-210-23. Una decisione presa in autonomia dalla Commissione, nonostante gli Stati membri non avessero espresso una posizione a maggioranza qualificata sulle quattro autorizzazioni.

“La mancata approvazione delle varietà gm di soia da parte degli Stati membri riuniti nel Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute Animale, la scorsa settimana, aveva già dimostrato la situazione di impasse politica e diffusa contrarietà dei governi nazionali al transgenico, spinti dall’opinione pubblica interna. Oggi, nonostante quell’ennesimo segnale di indisponibilità ad approvare nuovi Ogm da parte dei rappresentanti dei Paesi membri – conclude Triantafyllidis -, la Commissione Europea continua a ignorare l’ostilità che si respira intorno agli ogm, dimostrandosi sensibile agli interessi delle corporation, anzichè a quelli dei cittadini”.

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