Il successo di Avatar in 3D nelle sale cinematografiche italiane ha sancito una nuova era, quella del cinema tridimensionale. Per poter beneficiare di una visione tanto realistica, da sembrare vero gli spettatori devono indossare degli occhialini che sono distribuiti presso le sale cinematografiche
Disponibili in versione usa e getta o riutilizzabili, sugli occhiali per la visione di film in 3D si concentra l’attenzione delle associazioni dei consumatori e del Ministero della Salute per valutare eventuali rischi per la salute dei nostri occhi.
In particolare l’Associazione Nazionale Noi Consumatori.it rappresentata dal Presidente, l’Avvocato Angelo Pisani, ha fatto presente che “innanzitutto, dobbiamo tener presente il problema degli occhialini, che se in alcuni cinema sono usa e getta, in altri, e questa è un vero problema, sono condivisi da tutti gli utenti. In quest’ultimo caso, gli occhialini sono sempre gli stessi e devono essere restituiti, ogni volta, alla fine di ogni spettacolo. Non osiamo immaginare da quante mani passino gli occhialini, o meglio, non osiamo immaginare il pericolo di contagio di infezioni più o meno gravi, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti, quali la psicosi riferita all’influenza h1n1. Non sappiamo se sono lavati e disinfettati ogni volta, ma dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto sembrerebbe proprio di no, poiché spesso sono gli stessi utenti a dover pulire gli occhiali. Inoltre, questi strumenti sono presentati al consumatore direttamente tra le mani, senza alcun involucro protettivo, il che fa pensare che anche qualora essi fossero stati puliti, sarebbero di nuovo contaminati. Oltretutto con le stesse mani con cui si rilasciano gli occhialini, si accettano carte di identità (contaminate) e si restituiscono alla fine dello spettacolo.”
Oltre ai rischi di natura sanitaria l’Associazione ha anche denunciato delle problematiche anche in termini di privacy in quanto la cessione degli occhiali avviene in molti casi senza il rilascio di alcun tipo di scontrino e con cessione temporanea del proprio documento di identità i cui dati, teoricamente, potrebbero essere copiati e riutilizzati per chissà quale uso
Per porre rimedio a questa situazione è intervenuto anche il Ministero della Salute che in una nota ha precisato che è attualmente al vaglio del Ministero della Salute l’uso degli occhiali 3D da parte dei cinema italiani. “La situazione continua ad essere monitorata dal Ministero e dai Nas, che hanno già effettuato oltre 7.000 sequestri di occhiali 3D che presentavano etichettature irregolari”.
“In relazione alla segnalazione di problemi connessi all’utilizzo di occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici ed in particolare all’eventuale pericolosità dei medesimi, il Ministero della Salute ha provveduto ad interessare il Ministero dello Sviluppo Economico per gli aspetti relativi alla Direttiva sulla sicurezza dei prodotti ed il Consiglio Superiore di Sanità per quelli connessi agli eventuali rischi neuro-oculo-vestibolari sulla salute umana.”
Che fare dunque? Per tutelarsi potrebbe essere utile cercare cinema che offrono occhiali usa e getta o per lo meno. Sia presente il marchio CE, poiché in caso contrario potrebbero riportare seri danni alla vista; siano stati ben lavati e disinfettati; siano consegnati in un involucro ben chiuso a garanzia che siano stati sottoposti a disinfezione.
Fonte: farman.it
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