Obesità e sovrappeso: quasi cinque italiani su dieci pesano troppo

Si celebra oggi lunedì 10 ottobre l’Obesity Day, la giornata mondiale istituita per puntare l’attenzione sui rischi per la salute dovuti ai chili di troppo. L’iniziativa prevede colloqui e consulenze gratuite per sensibilizzare su sovrappeso e obesità, un problema che riguarda quasi cinque italiani su dieci e che nel mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, provoca 3,4 milioni di morti ogni anno.

Secondo l’ultimo Rapporto Osservasalute (2015), in Italia, il 36,2% della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su 10 è obesa (10,2%). Complessivamente, dunque, quasi la metà degli italiani (46,4% degli over 18) ha chili di troppo: numeri in continua crescita e aumentati di circa 3 punti percentuali dal 2001 al 2014.

Il problema riguarda più gli uomini che le donne, soprattutto se in difficoltà economiche e con basso livello di istruzione. Si riscontra più spesso nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord: la percentuale di obesi in Molise è del 14,6%, in Abruzzo 13,1%, in Puglia 11,9%, mentre quanto al sovrappeso si registrano punte del 41,5% in Campania 41,5%, 39,6% in Calabria e 39,4% in Puglia.

L’obesità è ritenuta responsabile del 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro.

Le cause principali di questa emergenza sanitaria sono alimentazione scorretta e mancanza di attività fisica.

Il problema riguarda anche i giovanissimi: tre su dieci hanno chili di troppo. Sempre secondo il Rapporto Osservasalute, nel 2014 due bambini su dieci (20,9%) nella fascia di età 8-9 anni erano in sovrappeso, uno su dieci (9,8%) obeso.

Secondo ‘Okkio alla salute’, il sistema di sorveglianza promosso dal Ministero della Salute, i comportamenti sedentari tra i più piccoli, pur registrando una tendenza al miglioramento, rimangono invariati rispetto al passato: il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 35% guarda la Tv o gioca con i videogames più di due ore al giorno e soltanto un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

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