PH E PROTEINE
Un ruolo importante nel mantenimento di un corretto pH e di un buon funzionamento cellulare viene attribuito al consumo di proteine.
L’eccesso di acidità nel sangue è prevalentemente dovuto all’assunzione di una quantità troppo elevata di proteine, specialmente quelle di origine animale e dei prodotti animali (carne vaccina, equina, suina ovina, pesce, pollame, salumi, latte, formaggio …), ed all’assunzione di una inadeguata quantità di grassi saturi od oli non adeguatamente trattati e quindi tossici.
PRINCIPI FONDAMENTALI PER UNA CORRETTA NUTRIZIONE
1. Ingerire la frutta lontano dai pasti.
2. Mangiare i pasti alla stessa ora.
3. Bere almeno due litri di acqua al giorno. al risveglio almeno 500ml.
4. Rispettare le corrette associazioni alimentari (le verdure crude e cotte vanno associate a cereali oppure legumi oppure concentrati proteici (seitan, tofu, soia, tempeth).
5. Consumare solo un tipo di alimento per volta sopratutto proteico, nello stesso pasto.
6. Mangiare a sufficienza, né troppo né poco (lo stomaco deve essere riempito per 2/3. Un terzo deve essere libero da cibo per favorire un’efficace attività peristaltica. Pienezza gastrica non è sinonimo di nutrizione.).
7. Non ingerire cibo dopo le ore 22,00 (il ph si abbassa notevolmente durante la sera e la notte. L’ingestione di alimenti comporta stress digestivo e metabolico).
L’Importanza di una corretta e bilanciata alimentazione è motivata con la spiegazione che la deficienza di sostanze nutritive non permette al corpo di avere tutto ciò che gli necessita per il corretto funzionamento e per affrontare situazioni patologiche mentre l’eccesso di alimenti e di nutrienti favorisce il ristagno di questi nel tubo digerente favorendo la produzione di tossine e di germi patogeni, compromettendo un’efficace peristalsi intestinale, portando, con il tempo, a un appiattimento e atrofia dei villi intestinali ovvero delle estroflessioni della parete intestinale deputata alla digestione e all’aumento della superficie di assorbimento. Con l’appiattimento dei villi intestinali diminuisce la superficie di assorbimento, la quantià di enzimi e il processo digestivo e di assorbimento sono compromessi.
Tutto questo richiede un introito di una maggiore quantità di cibo e il perpetuarsi di un circolo vizioso:
Cibo – ristagno alimentare- produzione di tossine – deficienza di assorbimento di nutrienti – assorbimento di tossine – acidosi – carenza di fattori nutritivi – cibo.
Tutto questo crea un terreno adeguato per una disfunzione metabolica e quindi per l’instaurarsi di una patologia. Se la produzione di acidi è eccessiva, non può essere eliminata solo attraverso reni o polmoni: questi sono così accumulati nel tessuto di sostegno che circonda tutte le cellule, il mesenchima, provocando, a lungo andare, una diminuzione dell’elasticità dei tessuti e il crescente deposito di tossine più difficilmente smaltibili. Agli esami di laboratorio consueti la condizione di acidosi non è rilevata, ma solo perché il corpo compie una continua “correzione” prelevando il calcio necessario, così come altri minerali, dalle ossa. Nei casi di compromissione grave e quindi di condizione patologica conclamata e comunque in patologie di urgenza – emergenza, anche questi esami sono gravemente alterati. La condizione di continua correzione idro-elettrolitica che serve a mantenere un pH nella norma, compatibile con la vita porta a una condizione di stress metabolico. In molti casi la semplice modificazione del regime alimentare è sufficiente per il trattamento di diverse patologie senza la necessità di dover ricorrere ad altri trattamenti.
SCHEMA ALIMENTARE
– Colazione: frutta fresca di stagione
– Ore Undici: Spremuta di agrumi oppure ananas
– Pranzo E Cena:
> Iniziare il pasto con: o insalata verde condita con poco sale e olio di oliva + germogli (di legumi o cereali) + semi (di girasole, zucca ecc.- è sufficiente un cucchiaio da cucina scarso)
N.b. non usare limone o aceto per condire le insalate da accompagnare ai pasti.
> Uno Dei seguenti alimenti (Solo una tazzina da caffè, al massimo due, secondo il peso corporeo): riso integrale, quinoa, miglio, orzo, tapioca, amaranto, grano saraceno, frumento, avena, cous cous di grano o di kamut, riso basmati/riso nero selvatico, farina di mais, segale, legumi (azuki, lenticchie, fagioli, ceci, piselli, fave – una/due tazzina da caffè tre volte la settimana), seitan (150- 200 gr due – tre pasti a settimana), 1 tazzina da caffè di riso basmati + 1/2 tazzina di riso nero selvatico, due volte la settimana
Aggiungere all’alimento cucinato germe di grano (fiocchi), uno – due cucchiai.
> verdure cotte di stagione + gomasio (due cucchiaini)
A cena, l’insalata verde, condita con poco sale e olio di oliva, deve essere addizionata ad alghe cotte (tre grammi). Dopo aver mangiato l’insalata, ingerire due cucchiaini di olio di semi di lino.
– Metà Pomeriggio: frutta secca biologica (in numero di tre-cinque unità da scegliere tra noci, mandorle, noccioline, anacardi; non addizionata ad anidride solforosa, comune conservante).
Estratto dell’ebook “Alimentazione e Benessere” di Carmela Stella (leggi il libro)
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