Oltre ad inquinare le acque e a minacciare gli animali che popolano il mare, le microplastiche possono danneggiare anche l’uomo. A lanciare l’allarme è Frank Kelly, professore del King College di Londra, secondo cui queste particelle minuscole potrebbero finire nell’aria e quindi essere inalate dall’uomo con conseguenze ancora sconosciute sulla nostra salute.
“Se le respiriamo – ha spiegato il docente – possono potenzialmente portare sostanze chimiche nelle parti inferiori dei nostri polmoni, e forse anche in tutta la nostra circolazione, allo stesso modo in cui ci preoccupiamo di tutte le emissioni legate ai veicoli”.
Si tratta di un problema urgente considerando che le microplastiche sono in continuo aumento. Ogni anno, infatti, oltre 10 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani e si scompongono in miliardi di frammenti che provocano danni agli oceani e agli animali marini.
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