Il Messico nega l’ingresso di mille tonnellate di glifosato nel Paese

Il dipartimento per l’ambiente di Città del Messico ha dichiarato di aver negato il permesso di importare mille tonnellate di glifosato nel Paese, presumibilmente per uso agricolo. “Il glifosato – ha affermato – rappresenta un rischio ambientale elevato, data la presunzione credibile che il suo uso possa causare gravi danni ambientali e danni irreversibili alla salute”.

Il Messico si aggiunge così alla lista dei Paesi che stanno adottando misure contro il glifosato, il principio attivo del diserbante Roundup sospettato di essere cancerogeno.

Nel settembre scorso la Germania ha annunciato che dalla fine del 2023 vieterà l’uso di diserbanti a base di glifosato, a prescindere dalla decisione che prenderà l’Unione Europea chiamata a rinnovare l’autorizzazione entro il 1 gennaio 2022.

La decisione della Germania fa seguito a quella del parlamento austriaco che prima dell’estate ha approvato un disegno di legge che vieta tutti gli usi del glifosato, diventando il primo paese dell’Unione europea ad adottare misure così drastiche contro il noto pesticida sospettato di essere cancerogeno.

In Europa esistono restrizioni in Italia, nella Repubblica Ceca e in Olanda.

In Italia la Giunta regionale della Toscana ha da poco approvato il divieto di utilizzo del glifosato a partire dal 31 dicembre 2021, anticipando così la determinazione dell’Unione europea.

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