La “filosofia” di Ongaro: cure spaziali e terapie tridimensionali
Oltre mille metri quadri di ambulatori, laboratori e palestre hi-tech. L’apertura dopo le feste
Benvenuti nella prima “clinica” d’Europa che vi cura prima che vi ammaliate. Badate bene: non prima che scopriate di aver già in corpo una patologia, bensì ancora prima che il morbo si sia materializzato dentro di voi.
“Perchè è ora di finirla con quel concetto di malintesa prevenzione, che in realtà è solo diagnosi precoce, per cui fino ad un certo punto siamo sani e poi tutt’ad un tratto ci ritroviamo malati: la verità è che la stragrande maggioranza di noi si trova in un’area grigia caratterizzata da squilibri pre-clinici, spesso molto sfumati, ma che se lasciati liberi di svilupparsi sono già un chiaro preambolo a future malattie“.
Treviso, quartiere Fiera, primo piano di un centro commerciale. Filippo Ongaro, 38 anni, medico chirurgo e dello sport, a lungo “dottore degli astronauti” per conto dell’Agenzia spaziale europea, apre per la prima volta le porte dell’Istituto di medicina rigenerativa e anti-aging di cui è fondatore e direttore scientifico.
Oltre mille metri quadri di ambulatori, laboratori e palestre Hi-tech che, a partire da gennaio, rappresenteranno l’unico centro privato del Vecchio Continente interamente dedicato a quel nuovo ramo delle scienze biomediche “che integra nella pratica clinica diverse discipline, tra cui biologia molecolare, genetica, fisiologia, nutrizione, biochimica, endocrinologia, psicofisiologia e scienze motorie allo scopo di prevenire lo sviluppo di malattie, gestire al meglio le patologie cronico-degenerative e rallentare il processo in invecchiamento“. Un campo in cui Ongaro, il solo italiano ad aver ottenuto il diploma dell’American board of anti-aging & regenerative medicine, s’è specializzato studiando i ritmi di logoramento psicofisico registrati in orbita, dove sei mesi equivalgono a dieci anni sulla Terra. Non stupisce dunque la presenza della grande ruota che campeggia in mezzo alla sala degli attrezzi per la muscolazione utilizzati per perseguire l’ottimalità biomeccanica. Si chiama “spacecurl” ed è una vera e propria curva spaziale, ideata per l’addestramento degli astronauti, ma impegnata anche per la riabilitazione della colonna vertebrale dei comuni mortali colpiti da mal di schiena. Grazie a una terapia tridimensionale della muscolatura del dorso, che permette il movimento a trecentosessanta gradi indipendentemente dalla forza di gravità, l’attrezzo consente di potenziare il controllo motorio e di allenare all’equilibrio.
“Quante volte – commenta Ongaro – sentiamo dire che gli anziani si rompono il femore perchè soffrono di osteoporosi. Sì, è vero. Solo in parte, però: fondamentalmente si fratturano perchè cadono, in quanto noi tutti ci siamo abituati a vivere in un mondo piatto. Ma fortunatamente i giovani stanno cominciando a capire l’importanza di una prevenzione realmente predittiva“. All’Ismerian, partner del Cnr al centro Extreme di Pisa, la “profezia di salute” inizia con un check-up base da 300 euro in cui è inclusa la misurazione dell’età biologica.
“Quella che ci dice – spiega il direttore scientifico dell’Istituto, sostenuto dalla Fondazione Zorzi e guidato un comitato scientifico di rilevanza internazionale – quanto funzioniamo veramente, attraverso cinquanta minuti di test validati su memoria, velocità di reazione, capacità visive e uditive, funzionalità polmonari e livelli ormonali. L’accelerazione del peggioramento scatta dopo i trent’anni anagrafici, in correlazione coi picchi di stress“. Uno dei tre grandi nemici della salute, insieme all’alimentazione scorretta e all’eccessiva sedentarietà. Per combattere la tensione e il nervosismo, ecco allora la “mindroom”, nel cuore dell’area psicofisiologica diretta da Sonja Grevenitz Ongaro, cofondatrice della struttura sanitaria insieme al marito, conosciuto quando lavorava come psicologa degli astronauti.
Per disintossicarsi dal bombardamento di sms ed email, imprenditori e professionisti di mezzo Veneto possono ovattarsi in questa stanza insonorizzata, otticamente illusi dell’effetto Moirè di una speciale tenda che fa perdere la profondità di campo, stesi su lettini basculanti che proiettano una calda luce blu e circondati da casse che trasmettono suoni alle orecchie e vibrazioni alla schiena.
Mezz’ora di seduta ed eccoli tornar neonati. Almeno per il tempo della pausa pranzo.
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