No allo spreco di farmaci e tac inutili: verso una medicina ‘green’

No allo spreco di farmaci e tac solo se necessarie al fine di garantire una sanità più equa e sostenibile a livello economico e ambientale. È ‘green’ la nuova filosofia al centro del XVI convegno nazionale “L’oncologia che verrà” del Cipomo (Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri) che si terrà dal 17 al 19 maggio a Cosenza.

“Su tutte la lotta allo spreco di farmacispiega il presidente di Cipomo, l’oncologo Roberto Labianca – ma anche l’impegno a limitare le Tac e le Pet inutili, che sono responsabili di una buona dose di emissioni di Co2”.

“In Italia si fanno 40 milioni di Tac: troppe – ha sottolineato il responsabile organizzativo Congresso, Salvatore Palazzo – E’ come se 2 italiani su 3 ne facessero una all’anno. Ogni esame inutile è un danno per il paziente che viene sottoposto a radiazioni inutili, per le casse del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche per l’ambiente”.

Tra le altre strategie da adottare per una medicina più sostenibile si è pensato anche ad un’estensione della domiciliarizzazione delle cure e alla creazione di un ambulatorio ‘verde’ che preveda l’uso oculato delle risorse, laddove possibile riciclo e riuso delle materie post-consumo (carta,ecc.) compatibilmente con le esigenze igieniche e di profilassi del paziente, impiego di detersivi non tossici e non inquinanti per la pulizia dei locali, ecc.

“Il nostro impegno – afferma Roberto Labianca, presidente del Cipomo – è quello di far sempre più emergere una responsabilità dell’oncologo che deve trovare il miglior equilibrio tra appropriatezza delle cure e completa sostenibilità delle stesse”.

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