Mamme stressate? Figli a rischio asma

Bambini con l’asma? La colpa può essere lo stress della mamma. A rivelarlo uno studio della giapponese Kyushu University, pubblicata sulla rivista ‘BioPsychoSocial Medicine’.
“Lo studio ha dimostrato che le mamme dovrebbero fare attenzione a ridurre il proprio stress cercando di evitare troppe interferenze con i propri figli”, scrivono i ricercatori.

La ricerca ha esaminato, per un periodo di un anno, 223 donne che avevano figli dai due ai 12 anni, analizzando il loro livello di stress e le loro abitudini nei rapporti con i figli.
Ebbene, dall’analisi è emerso che i bambini di più di 7 anni d’età con mamme iperprotettive avevano una maggiore probabilità di avere attacchi forti, mentre lo stato di salute peggiore era quello dei bambini con madri cronicamente arrabbiate o che soffocavano i propri sentimenti.

Come afferma Jun Nagano, autore dello studio, “lo stress di una madre, verbale o non verbale, viene trasmesso al bambino  – e riguardo allo stato asmatico, questo viene influenzato attraverso un percorso psico-fisiologico, come una immunoreattività da allergeni o una vulnerabilità alle infezioni delle vie aeree”.

In che modo, quindi, le mamme possono ridurre lo stress e tutelare la propria salute e quella dei propri figli? Un valido aiuto è rappresentato dalle noci.
Una dieta ricca di noci contribuisce infatti a combattere gli effetti biologici dello stress.
Da una ricerca pubblicata dal Journal of the American College of Nutrition emerge che mangiare 9 noci al giorno diminuisce sia la pressione totale che l’aumento della pressione determinato dalle situazioni stressanti.

Gli studiosi hanno osservato 22 adulti sani con il colesterolo alto, fornendo loro tutti i pasti per sei settimane. I soggetti che includevano un’alta quantità di noci nella dieta, sottoposti a situazioni stressanti come parlare in pubblico o immergere i piedi nell’acqua fredda, hanno mostrato un minore aumento della pressione. La migliore condizione circolatoria è stata confermata anche con degli esami che misuravano la dilatazione delle vene.

“È la prima volta che si trova un beneficio simile da parte di un alimento nei confronti di un effetto dello stress – affermano i ricercatori – questo può essere molto utile perché non possiamo evitare i fattori di stress nella nostra vita”.

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