La depressione della madre può ripercuotersi sulla qualità del sonno dei neonati. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Child Development e condotto presso la Pennsylvania State University.
“Abbiamo scoperto che le madri con alti livelli di sintomi depressivi sono più propense a preoccuparsi eccessivamente per i loro bambini di notte, che non le madri con bassi livelli di sintomi, e che queste madri erano più propense a ricercare i loro bambini durante la notte e trascorrere più tempo con loro che non le madri con bassi livelli dei sintomi – ha spiegato il principale autore dello studio, professor Douglas M. Teti, direttore associato del Social Science Research Institute – Questo a sua volta è stato associato a un aumento della veglia notturna nei neonati di madri depresse, rispetto ai neonati di madri non-depresse.
Fatto particolarmente interessante è che quando le madri depresse cercano i loro bambini durante la notte, i loro bambini non sembrano avere bisogno dell’aiuto dei genitori. Erano profondamente addormentati, o forse svegli, ma non angosciati”.
Le donne depresse, infatti, per placare la loro ansia e la loro inquietudine sono quelle più propense a sorvegliare e disturbare continuamente il sonno dei loro figli. Eppure, se i bambini non riposano come dovrebbero rischiano di sviluppare problemi del comportamento emotivo e avere un cattivo rendimento scolastico.
Ecco perché è fondamentale intervenire per ridurre l’ansia nella madre, per aumentare la consapevolezza del problema, per trasmettere l’ educazione sull’importanza del sonno nei neonati e bambini e per ridurre preoccupazioni e sintomi depressivo-ansiosi in modo da non compromettere la qualità del sonno dei piccoli e le relative conseguenze.
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