Negli Stati Uniti l’associazione nonprofit di medici denominata Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) ha lanciato una petizione per escludere il latte dal menu delle mense scolastiche. Secondo l’associazione, infatti il latte non dovrebbe far parte di un pasto salutare sia perché un americano su 8 sarebbe intollerante al lattosio sia perché sarebbero limitate le evidenze scientifiche secondo cui il latte sarebbe da ritenere come un alimento in grado di rafforzare le ossa e di ridurre il rischio di osteoporosi. Il consumo di latte, inoltre, potrebbe essere responsabile di alcuni rischi per la salute, compresa l’insorgenza dell’osteoporosi.
Nella petizione indirizzata all’USDA (United States Department of Agriculture) l’associazione Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) ha sottolineato anche come il consumo di latte non sia in grado di prevenire le fratture, né negli adulti né nei bambini. Il latte vaccino costituirebbe poi una delle fonti principali di grassi saturi assunti dai bambini attraverso l’alimentazione. Più di 1 milione di bambini nei soli Stati Uniti, poi, soffrirebbero di gravi allergie al latte.
Come ha dichiarato da Susan Levin, direttore dell’associazione PCRM, l’abitudine dei genitori e delle mense scolastiche di somministrare latte ai bambini durante i pasti ostacolerebbe l’inserimento nella loro alimentazione di quei cibi realmente in grado di contribuire alla formazione delle ossa, come legumi e vegetali a foglia verde.
Gli effetti dannosi che il latte pastorizzato e i suoi derivati possono provocare alla salute (in particolare a neonati, bambini, anziani, persone sensibili e immunodepresse o di debole costituzione) sono conosciuti da tempo.
Intolleranze, allergie e malattie da latte e latticini vengono affrontate nel libro “Il mal di latte”. In questo testo l’autore – attraverso la propria vicenda e quella di molte altre persone, tra cui anche alcuni personaggi famosi – affronta con competenza e puntualità scientifica, uno dei temi più attuali della medicina naturale.
In base alla patologia l’autore raccoglie e cataloga centinaia di studi della medicina ufficiale in cui si dimostra come gli elementi contenuti nel latte lavorato dall’industria alimentare (fenilalanina, tirosina, fosfati, ADH, IGF-I, ecc.) possono essere correlati all’insorgere di diabete, problemi di permeabilità intestinale, allergie, otiti, tonsilliti, coliche, sinusiti, orticarie, disturbi al sistema vascolare, osteoporosi, disturbi ormonali e di altre conseguenze a lungo termine come l’aterosclerosi, la crescita accelerata ma dilatata degli organi e la resistenza insulinica.
Oltre alla descrizione dettagliata dei meccanismi attraverso cui il latte agisce in modo negativo sull’organismo, il libro è include anche una sezione dedicata ai test allergici e di intolleranza, compilata alla luce delle più aggiornate ricerche scientifiche, e da una ricca selezione di ricette alternative a base di latte di mandorle, di cocco e di riso e latti vegetali.
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