Il latte materno previene le malattie e fa bene al cervello

bambini allattati al seno sono colpiti con minore frequenza da infezioni delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale e delle vie urinarie, crescendo sono meno soggetti a sovrappeso e più protetti da malattie croniche non trasmissibili ed effetti positivi si riscontrano anche sullo sviluppo cerebrale.

L’allattamento al seno, inoltre, favorisce anche la salute della mamma. Gli studi più recenti sul latte materno saranno presentati all’XI Simposio Internazionale sull’Allattamento al seno e la lattazione, organizzato da Medela a Berlino il 15 e 16 aprile.

Il latte materno – oltre al contenuto energetico ottimale e alla composizione di nutrienti più adatta per il bambino – contiene una molteplicità di sostanze bioattive come, ad esempio, ormoni, fattori di crescita e componenti antinfiammatorie e immunomodulanti.

Per  quanto riguarda il contenuto di zuccheri semplici (oligosaccaridi) il latte materno umano presenta caratteristiche uniche: nessun altro latte contiene questi zuccheri in quantità e complessità comparabili. Fino a poco tempo fa si riteneva che questi oligosaccaridi servissero solo da nutrimento per i microorganismi presenti nell’intestino. Nuove ricerche che saranno presentato al Simposio dimostrano tuttavia il loro importante contributo per la salute del neonato.

Infine, l’elevato contenuto di acidi grassi a catena lunga presente nel latte materno risulta particolarmente utile per lo sviluppo cerebrale. Studi epidemiologici su vasta scala hanno potuto dimostrare che l’alimentazione con latte materno è associata a un quoziente intellettivo (Qi) più elevato e a migliorate capacità cognitive nella tarda infanzia e in età giovanile.

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