Paura delle malattie e cattive abitudini. Gli italiani e il paradosso della salute

Disoccupazione e crisi economica preoccupano gli italiani ma il vero ‘incubo’ è la salute.
Eppure, nonostante il forte timore di sviluppare una malattia cronica, non vengono abbandonate le cattive abitudini.

A rivelare il ‘paradosso della salute’ è il ”Bupa Health Pulse 2010′. Lo studio internazionale condotto dalla  London School of Economics ha coinvolto oltre 12.000 persone in tutto il mondo, più di mille in Italia, di cui sono stati analizzati gli atteggiamenti e la percezione delle malattie croniche.

Stando alla ricerca, la pigrizia vince sulla preoccupazione per la salute e impedisce agli italiani di correggere il proprio stile di vita: il 30% degli italiani continua a fumare, il 70% beve e più della metà non va oltre l’ora di attività fisica alla settimana. Inoltre, malgrado la paura, circa il 30% non ha fatto nulla per valutare il proprio rischio di malattie croniche nell’ultimo anno.

Tra le malattie più temute al primo posto il cancro (37%), seguito dalla demenza senile e l’Alzheimer (12%), obesità (10%), cecità (9%), asma (8%), infarto e pressione. Le malattie cardiache preoccupano l’8% della popolazione mentre chiudono la classifica delle malattie più temute bronchite (7%), diabete (5%) e sordità (4%).

Come ha commentato Sneh Khemka, Direttore Medico di Bupa International, “sembriamo essere consapevoli della diffusione delle malattie croniche nella società, ma non facciamo abbastanza per ridurre il rischio di sviluppare una condizione patologica a lungo termine. È interessante notare anche come le persone si preoccupino molto più del cancro che di altre malattie: eppure le patologie cardiovascolari uccidono un maggior numero di persone”.

Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione