Alcune sostanze inquinanti presenti nell’ambiente possono influenzare il funzionamento e lo sviluppo dei testicoli. A sostenerlo è uno studio condotto da un team di ricercatori guidati dal Consejo Superior de Investigaciones Cientaficas (CSIC) con la collaborazione di studiosi dell’Università di Utrecht. La ricerca ha mostrato gli effetti di una esposizione, durante lo sviluppo embrionale, a determinate sostanze presenti in alcuni pesticidi, in materie plastiche, in alimenti e cosmetici.
“Tutti i composti analizzati fanno parte dei cosiddetti interferenti endocrini, un gruppo ampio e diversificato di prodotti chimici che possono interferire sul sistema endrocrino con effetti sullo sviluppo e sulla funzione riproduttiva”, ha spiegato il ricercatore del CSIC del Mazo. In particolare ftalato e zearalenone provocano cambiamenti nel funzionamento genetico indipendentemente dai livelli o dai tempi di esposizione.
“L’effetto si osserva anche in individui adulti, quando la madre è stata esposta a queste sostanze due settimane prima della fecondazione”, ha aggiunto del Mazo.
Anche una recente ricerca dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA ) ha evidenziato che sostanze chimiche che possono causare tumori, problemi di fertilità, diabete e obesità sono presenti in farmaci, cosmetici e prodotti comuni per la casa. Sotto accusa sono i cosiddetti interferenti endocrini, così denominati in quanto interferiscono con i sistemi ormonali dell’organismo.
Quello condotto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente è il primo studio a fare una rassegna completa delle prove raccolte nel corso degli ultimi 15 anni. La ricerca conclude che vi sono seri rischi collegati a tali sostanze e per questo esorta ad utilizzare con cautela i prodotti che le contengono.
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