L’inserimento di un figlio alla scuola materna rappresenta un momento delicato sia per il piccolo che per i genitori. D’altra parte la scelta di iscrivere il proprio bimbo all’asilo costituisce oggi una necessità dettata dai ritmi lavorativi delle madri e dei padri. Sebbene si tratti di una pratica consueta, la decisione di mandare i figli all’asilo genera spesso dubbi e sensi di colpa nei genitori.
Il bambino si troverà bene? Piangerà? Soffrirà per il distacco? È normale che i genitori si pongano questi interrogativi ma allo stesso tempo è importante non mostrare eccessivamente tali sensazioni al bambino, altrimenti il rischio è quello di innervosirlo.
D’altra parte la difficoltà a distaccarsi dalla figura genitoriale è sempre un momento particolare nella vita dei piccoli e proprio per questo deve avvenire nella maniera meno traumatica possibile.
Il bambino deve essere preparato e a conoscenza di ciò che accadrà tra qualche giorno. Parlategli quindi della scuola dei tanti giochi e bambini che incontrerà e conoscerà in questo nuovo posto. È consigliato ai genitori effettuare qualche giorno prima insieme al piccolo un sopralluogo all’asilo. Il bambino così potrà familiarizzare con il luogo, comprendere e vedere con i suoi stessi occhi i bambini che giocano tranquillamente tra di loro e conoscere le maestre.
Anche per i genitori si tratta di un momento importante per conoscere le persone che trascorreranno parte della giornata con il proprio bambino e ciò li aiuterà e tranquillizzerà durante i primi momenti caratterizzati da ansie, paure e sensi di colpa.
I primi tempi è consigliato optare per una formula part time in modo che l’inserimento al nido avvenga in modo graduale. È consigliato aumentare progressivamente i tempi che il bambino trascorre nel contesto scuola. Il momento di lasciarlo da solo è forse quello più difficile. Se la reazione del piccolo è quella del pianto pianto è importante che i genitori si comportino in modo dolce ma deciso: il pianto è normale se il piccolo non è abituato al distacco dalla madre e ad essere lasciato con altre persone.
La scuola materna è certamente una palestra importante. Qui il bambino, forse per la prima volta, non ha l’adulto tutto per sé, deve imparare a dividere le attenzioni della maestra con gli altri, a seguire nuove regole, a stare nel gruppo, ad aspettare il suo turno per utilizzare i giochi. Si tratta di un grande cambiamento nella vita del bambino e, allo stesso tempo, di una grande opportunità. Attraverso le attività che vengono svolte al nido il piccolo viene infatti sottoposto a stimoli volti allo sviluppo della sua creatività. All’asilo si sollecita infatti la manualità, la fisicità e la cooperazione.
Frequentando altri bambini e le maestre il vocabolario del piccolo si arricchirà e la necessità di esprimere i suoi bisogni spingerà il bambino ad arricchire le sue competenze linguistiche. Il bambino che frequenta l’asilo, inoltre, comprende che la giornata è scandita a ritmi ben precisi. Una buona abitudine che viene insegnata al nido è quella del riposino pomeridiano: all’asilo il bambino impara anche ad addormentarsi da solo.
Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’alimentazione. All’asilo il bambino inizia a prendere confidenza maggiormente con gli strumenti propri del pranzo e quindi impara a mangiare da solo.
Una preoccupazione comune a molti genitori è che il bambino possa essere sottoposto a piccole frustrazioni da parte dei compagni più grandi di età o dei bimbi fisicamente più imponenti. La rassicurazione per i genitori è che su ogni bambino ci sarà sempre l’occhio vigile dell’educatrice o, in alcuni casi, quello di una webcam!
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