Ridurre l’inquinamento può salvare un milione di vite

La riduzione dell’inquinamento atmosferico potrebbe salvare circa un milione di vite all’anno in tutto il mondo entro il 2050. è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lanciato alla Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP24) a Katowice, in Polonia. Il report evidenzia perché le considerazioni sulla salute sono fondamentali per il progresso dell’azione per il clima e delinea le raccomandazioni chiave per i responsabili politici.

L’esposizione all’inquinamento atmosferico causa 7 milioni di morti in tutto il mondo ogni anno. “L’accordo di Parigi è potenzialmente l’accordo di salute più forte di questo secolo”, ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. “Le prove dimostrano chiaramente che il cambiamento climatico sta già avendo un grave impatto sulla vita e sulla salute umana. Minaccia gli elementi di base di cui tutti abbiamo bisogno per una buona salute – aria pulita, acqua potabile sicura, fornitura di cibo nutriente e riparo sicuro – e minerà decenni di progressi nella salute globale. Non possiamo permetterci di ritardare ulteriormente l’azione”.

“Il vero costo del cambiamento climatico è sentito nei nostri ospedali e nei nostri polmoni. L’onere sanitario delle fonti di energia inquinanti è così alto, che il passaggio a scelte più pulite e più sostenibili per l’approvvigionamento energetico, i trasporti e i sistemi alimentari si ripaga in modo efficace”, ha aggunto Maria Neira, direttore dell’Oms per la salute pubblica, i determinanti ambientali e sociali di Salute. “Quando si tiene conto della salute, la mitigazione dei cambiamenti climatici è un’opportunità, non un costo”.

“Ora abbiamo una chiara comprensione di ciò che deve essere fatto per proteggere la salute dai cambiamenti climatici – da strutture sanitarie più resilienti e sostenibili, a sistemi di allarme migliorati per epidemie estreme e epidemie di malattie infettive. Ma la mancanza di investimenti sta lasciando i più vulnerabili alle spalle “, afferma Joy St John, vicedirettore generale per il clima e altri fattori determinanti della salute.

Il rapporto esorta i paesi a considerare la salute in tutte le analisi costi-benefici della mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre raccomanda che i paesi utilizzino incentivi fiscali come la tariffazione del carbonio e i sussidi energetici per incentivare i settori a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra e inquinanti atmosferici. Nel report vengono poi incoraggiate le parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) a rimuovere gli ostacoli esistenti al sostegno dei sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici.

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